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L’Indonesia avvia un piano di utilizzo della geotermia

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Un ricercatore indonesiano della Pertamina Geothermal Energy ha avviato un ambizioso progetto per l’utilizzo dell’energia dei vulcani della regione

Fonte: Techup.it

Autore: Mysinchew

La ricerca di energie rinnovabili o, in qualche modo, inesauribili continua senza sosta. Stavolta l’occhio appare rivolto verso le 17.000 isole distribuite tra l’Oceano Indiano e il Pacifico, che contano diverse centinaia di vulcani.
Questo patrimonio potrebbe rappresentare, nel prossimo futuro, la vera soluzione al problema dell’energia, soprattutto grazie alla concentrazione, in una piccola area, di oltre il 40% del potenziale di energia geotermica.
Purtroppo questo tipo di risorsa appare ancora scarsamente sfruttata; stavolta però ci prova il governo indonesiano, che con la collaborazione di una serie di partner privati, un finanziamento della Banca Mondiale e il supporto di nazioni come il Giappone e gli Stati Uniti sta avviando un interessante progetto per uno sfruttamento avanzato di questo tipo di risorsa.
Saira Derma, portavoce dell’Associazione Geotermica Indonesiana, ha affermato che il primo traguardo che il progetto intende perseguire è l’aggiunta di 4000 megawatt a quelli esistenti (circa 1200) già ottenuti con questo sistema.

Uno dei più grossi ostacoli all’utilizzo di questo tipo di energia sono i costi degli impianti; finora l’Indonesia ha soddisfatto, nella maggior parte dei casi, la sua richiesta di energia elettrica con centrali a carbone. Un generatore geotermico costa, allo stato attuale delle conoscenze tecniche di costruzione, circa 3 volte e comunque, la sua realizzazione richiede molti anni per poter essere concluso, a causa sopra tutto di fattori locali.

Il vantaggio ovviamente è rappresentato dal basso costo di gestione; la prima centrale di questo tipo, realizzata nel 1982 a Kamojang, nell’isola di Giava, è ancora in servizio, ed è destinata attualmente sia alla produzione di energia elettrica che a calore.

Il progetto finale, con l’obiettivo dei 4000 MW, costerà, secondo le previsioni, oltre 12 miliardi di dollari e richiederà tra i 3 e 5 anni di esplorazione geologica per individuare i punti migliori di insediamento delle centrali.
Se il progetto verrà concluso, l’Indonesia diventerà il primo produttore di energia geotermica al mondo, superando gli Stati Uniti e le Filippine, che attualmente detengono il primato in quest’area.
D’altro canto concorrono alla fattibilità del progetto diverse considerazioni: l’Indonesia ha visto, negli ultimi due anni, una esplosione economica senza pari, e, come ha riferito il gruppo di progettazione del primo intervento, "se esiste al mondo un’area in cui ha senso lo sfruttamento della geotermia, questa è l’Indonesia!".
Ove mai il progetto fosse realizzato, contribuirebbe a risolvere, inoltre, una profonda contraddizione di quest’area, la cui popolazione, pari a oltre 230 milioni di persone, ha visto, negli ultimi tempi, la più rapida crescita nel cosiddetto "Gruppo dei 20", ma che vanta il primato negativo del 65% della popolazione che non dispone ancora di elettricità.