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Lavoro in Valdicecina: Posti di lavoro di un anno per ex Smith e disoccupati

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Il progetto è dei Comuni della Valdicecina, insieme a Ges, Cosvig e Misericordia. “Restart” costa 130mila euro di cui il 40% finanziato dalla Regione Toscana

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Cecina – Rosignano

Autore: Andreas Quirici

Otto tra disoccupati di lungo corso ed ex operai della Smith Bits lavoreranno per un anno grazie al progetto Restart, presentato dai Comuni della Valdicecina, con Volterra capofila, insieme al Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche (Cosvig), Geo energy service (Ges) e la Misericordia di Pomarance. Il costo complessivo è di 130mila euro, di cui 52mila finanziati dalla Regione Toscana. «Il progetto mira a ridurre il numero dei disoccupati di lunga durata – si legge in un comunicato – e sostenere adeguatamente le persone a rischio di disoccupazione di lunga durata con particolare attenzione agli ex operai dell’azienda Smith». «Il territorio sta cercando di dare risposte con i mezzi che ha – dichiara il sindaco di Volterra Marco Buselli – Non c’è una risposta sola al problema occupazionale, ma una serie di risposte che servono a vari livelli». Due persone lavoreranno al Comune di Volterra, uno alla Misericordia di Pomarance, uno alla Ges, che si occupa del teleriscaldamento, e quattro al Comune di Pomarance in collaborazione col Cosvig. La scelta degli otto lavoratori sarà fatta in base alle competenze richieste e attraverso una selezione fatta dagli enti coinvolti nell’operazione e l’ufficio del lavoro. «Si tratta di un anno di lavoro che garantirà comunque un salario a chi è rimasto senza occupazione per troppo tempo e a chi si è trovato coinvolto nella vertenza dell’azienda di Saline», spiega il sindaco di Pomarance, Loris Martignoni. Il fatto di aver incluso gli ex lavoratori della Smith deriva dal fatto che il bando regionale è stato aperto ai territori che hanno subito la crisi di imprese con più di 50 dipendenti. Da qui la scelta di fare di Volterra il capofila di questo progetto che offre una risposta, fatalmente parziale, alla grande domanda di lavoro che c’è in Valdicecina. E a proposito di occupazione e di prospettive, nei giorni scorsi si sono diffuse voci di una ripresa lavorativa proprio alla Smith Bits, generate dalla chiusura dello stabilimento di Poncha City, negli Usa, e dal trasferimento delle lavorazioni a Houston. Questo avrebbe fatto dello stabilimento di Saline l’unico centro in grado di soddisfare la crescente domanda di scalpelli per perforazioni petrolifere del gruppo. Da qui più commesse, ore aggiuntive e anche aumento del personale rispetto ai 78 rimasti dopo l’uscita in mobilità volontaria di 114 dipendenti. Si è parlato del richiamo al lavoro dei cassintegrati rimasti agganciati all’azienda e oggi in mobilità. E anche della chiamata di sei lavoratori attraverso agenzie interinali. La Rsu, in una nota, conferma solo il ritorno al lavoro per otto mesi di un ex cassintegrato da gennaio. Fonti, invece, confermano che entro maggio entreranno complessivamente dieci unità in più.