Home Cosvig L’Agenzia di Sanità replica ai Comitati sulla geotermia

L’Agenzia di Sanità replica ai Comitati sulla geotermia

391
0
CONDIVIDI
La Regione non manipola i dati: chi accusa l’Ars ha letto male studio e sintesi, pronti al confronto

Fonte: Il Tirreno, Grosseto

Autore: Il Tirreno, Grosseto

Con una lunga nota, i vertici dell’Agenzia regionale di sanità (Ars) replicano ai comitati ambientalisti che li accusavano di aver manipolato le conclusioni (in senso “tranquillizzante) dello studio sui rischi della geotermia commissionato dalla Regione. Ecco la replica.
Intanto apprendiamo con piacere, come apparso nell’articolo del Tirreno del 15 gennaio, che lo studio dell’Agenzia regionale di sanità (Ars), svolto per la Regione Toscana dal gruppo del Cnr e dell’Università di Pisa e coordinato dal dottor Fabrizio Bianchi, è stato apprezzato nei suoi contenuti scientifici. E questo rappresenta una positiva base per aprire la discussione.
Con profondo disappunto leggiamo però anche dell’accusa – grave e infondata – rivolta alla Regione Toscana e alla nostra Agenzia in particolare di aver in qualche modo “manipolato” la ricerca: ci sarebbe, secondo i comitati, una profonda differenza tra le conclusioni del rapporto dello studio e quelle del riassunto dello studio stesso.
Intanto precisiamo che questo non sarebbe in ogni modo potuto accadere perché gli epidemiologi dell’Ars hanno lavorato fianco a fianco con quelli del Cnr, concordando tutti i singoli passaggi: disegno dello studio, uso di banche dati, modalità dell’analisi statistica, presentazione dei dati, discussione dei risultati e conclusioni dello studio.
Nello specifico, il Tirreno, nell’articolo apparso il 15 gennaio, riporta in evidenza le affermazioni di Ars che i comitati hanno usato a sostegno dell’accusa in quanto ritenute in contrapposizione tra loro: in particolare l’affermazione del rapporto che rileva come «Negli uomini la mortalità generale osservata nell’intera area geotermica mostra un eccesso statisticamente significativo rispetto sia al riferimento locale sia al riferimento regionale» (pagina 162 del rapporto, primo capoverso), e quella del riassunto che sottolinea invece come «…gli indizi e le prove raccolti evidenziano un quadro epidemiologico nell’area geotermica rassicurante perché simile a quello dei comuni limitrofi non geotermici e a quello regionale» (pagina 25 del riassunto).
I comitati non si rendono conto – crediamo e speriamo involontariamente – che la frase del rapporto da loro citata, che certo evidenzia una mortalità nell’area geotermica più elevata rispetto al dato regionale (dato certamente critico) si trova però nelle conclusioni della sezione relativa ai soli dati di mortalità, e non nelle conclusioni dell’intero rapporto, e si riferisce quindi chiaramente ai soli dati di mortalità.
Nelle conclusioni dell’intero rapporto, che si trovano alla fine dello stesso (pagine 319 – 322), si rileva invece (pagina 320, primo capoverso) che «… Relativamente ai dati sanitari, i risultati dell’indagine evidenziano uno stato di salute della popolazione residente nelle aree geotermiche coerente con quello generale toscano e con quello degli abitanti dei comuni limitrofi non geotermici. Non sussistono rilevanti elementi di preoccupazione per i livelli di salute indagati attraverso i dati di mortalità, ospedalizzazione, indicatori di danno genetico e fetale, prevalenza di alcune importanti malattie (diabete, malattie respiratorie ostruttive, infarto miocardico) e con la rivalutazione dei risultati di alcuni studi del passato condotti nell’area amiatina…..».
Le conclusioni generali del rapporto, quindi, cioè quelle relative ai dati epidemiologici globali (e non riferite al solo dato sulla mortalità) che riguardano la salute della popolazione delle aree geotermiche, confermano quanto sostenuto anche dall’Ars nelle conclusioni generali del suo Riassunto, e cioè che lo stato di salute generale della popolazione dell’area è in linea con quello generale toscano.
Dunque, se si confrontano le conclusioni delle sezioni corrispondenti (quelle generali) del rapporto e del riassunto, le dichiarazioni ci sembrano sovrapponibili: lo stato di salute generale della popolazione dell’area è definito «rassicurante» nel riassunto, mentre nel rapporto è definito «coerente», precisando che «non sussistono rilevanti elementi di preoccupazione». Francamente, queste non ci sembrano differenze che possano far pensare a manipolazioni di sorta.
Siamo comunque sempre a disposizione, noi dell’Ars e i nostri collaboratori del Cnr, invece, per discutere e chiarire nel merito, anche nei dettagli, i molti e oggettivamente complessi risultati dello studio.

Giovanni Barbato Presidente Ars

Francesco Cipriani Coordinatore Osservatorio Epidemiologia Ars