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La geotermia toscana conquista l’Europa

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Sintonia del presidente della Regione con il direttore generale del Dipartimento Energia della Commissione UE per fare della Toscana geotermica un punto di riferimento del settore

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

La Toscana è unanimemente riconosciuta come capitale mondiale della geotermia grazie al know-how maturato nel corso di oltre un secolo di storia ed esperienza. Leadership che trova adesso un nuovo slancio europeo.

Mercoledì 12 ottobre il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha partecipato alla seduta plenaria del Comitato delle Regioni con un intervento dal titolo "Attuare l’accordo di Parigi sul clima, un approccio territoriale alla COP 22 di Marrakech", e, a latere di questo importante appuntamento, ha incontrato Dominique Ristori, direttore generale del Dipartimento Energia della Commissione Europea.

L’idea illustrata a Ristori dal Governatore Rossi è quella di rendere i 14 comuni dell’area geotermica un vero e proprio centro di riferimento mondiale per l’uso di questa energia: «Avevamo preso un impegno nell’assemblea che si è svolta a Pomarance una decina di giorni fa che ci saremmo occupati –ha dichiarato–, insieme ai sindaci e al Consorzio (CoSviG-Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche, ndr) dei 14 comuni geotermici, di presentare un progetto all’Europa per valorizzare la geotermia, e fare delle terre dove la geotermia è nata un punto di riferimento per lo sviluppo di questa energia alternativa, per la conoscenza, per gli approfondimenti, per il suo utilizzo il più compatibile possibile con l’ambiente e il più interessante possibile dal punto di vista sociale. Stamani ho avuto un incontro con il direttore generale del Dipartimento Energia della Commissione Europea proprio per questo e l’intesa c’è stata subito».

All’interno del quadro europeo per il clima e l’energia al 2030, l’UE si è difatti impegnata a ridurre di almeno il 40% delle emissioni di gas a effetto serra (rispetto ai livelli del 1990) prodotte all’interno del proprio territorio, raggiungendo una quota almeno del 27% di energia rinnovabile e un miglioramento almeno del 27% dell’efficienza energetica. Inoltre, ratificando l’Accordo sul clima di Parigi, l’impegno è quello di contribuire a mantenere il riscaldamento globale entro i +2 °C al 2100, facendo tutto il possibile per contenere l’incremento a +1,5 °C rispetto all’era preindustriale.

All’interno di questo contesto, lo sviluppo dell’energia geotermica per la produzione di elettricità e calore riveste un ruolo centrale.

«Presenteremo un progetto a questo dipartimento dell’Europa –ha sottolineato il presidente della Regione–, ci avvarremo di tutto il supporto che l’Europa potrà darci ma anche a livello locale lavoreremo per capire quali sono le strade per presentare un progetto valido e un progetto che dall’Europa possa essere finanziato usando fondi strutturali, fondi di investimento legati al Piano Junker, fondi che possono essere collegati alle disponibilità della Commissione Europea, oltre alle risorse di carattere regionale e locale. Ci metteremo subito al lavoro –ha concluso il presidente Rossi– Convocherò una riunione alla presidenza, nell’arco di un mese e mezzo potremo confermare un incontro con i tecnici del Dipartimento Energia dell’Europa. La disponibilità mi è sembrata grande e questa idea anche da loro profondamente condivisa».