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La Francia punta dritto alla geotermia e crea un Comitato ad hoc

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Dopo averlo annunciato qualche mese è stato istituito dal ministro dell’Ecologia, Jean-Louis Borloo, il Comitato nazionale della geotermia.

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

La Francia è il paese leader per l’utilizzo della geotermia oltre che per la produzione di energia elettrica anche per il riscaldamento con i numerosi progetti realizzati nei bacini di Parigi e dell’Aquitania. Ed è in Francia che si è sviluppata, fin dal 1969, la tecnologia di produzione attraverso il “doublet” costituito da una coppia di pozzi di cui uno produttore e l’altro re iniettore, ovvero un sistema in cui dopo l’estrazione del calore, si possono reinfettare i fluidi geotermici raffreddati, permettendo così, sia lo smaltimento dei reflui che la ripressurizzazione e la rialimentazione dell’acquifero.

In Francia si è anche deciso di accelerare lo sviluppo della geotermia. Il vicepresidente e Ministro dell’ecologia, dell’energia, dello sviluppo sostenibile e del mare, responsabile delle tecnologie verdi e negoziazione sui cambiamenti climatici, Jean-Louis Borloo ha, infatti, deciso di istituire un Comitato nazionale della geotermia. Questo Comitato, presieduto da Philippe Vesseron, presidente onorario della BRGM, ha il compito di proporre azioni e raccomandazioni per lo sviluppo di ogni forma di sfruttamento della geotermia, per cui il paese d’oltralpe nella Grenelle Environnement e nel Piano di sviluppo delle energie rinnovabili che ne è derivato, ha fissato obiettivi ambiziosi.

Per il settore geotermico si prevede, infatti, di moltiplicare per 6 la produzione d’energia elettrica nel 2020, rilanciando a grande scala i programmi di sfruttamento in Ile-de-France, in Alsace, in Aquitaine, midi-Pyrenees, e nella regione di centro; mentre sul fronte teleriscaldamento si prevede di realizzare ben 2 milioni di impianti a pompa a calore. Un programma che prevede un investimento tra 15 e 20 miliardi di euro e che è stato pensato non solo per contribuire al raggiungimento dell’obiettivo del 23% di utilizzo di energie rinnovabili per coprire il consumo d’energia al 2020, ma anche per stimolare in Francia un vero settore industriale e creare quindi nuovi posti di lavoro. La geotermia è stata, infatti, identificata come una delle 18 filiere verdi dal Consiglio generale allo sviluppo sostenibile, e considerata prioritaria nell’ambito delle energie rinnovabili: per questo si è pensato di mettere in piedi un Comitato dedicato al suo sviluppo, formato da 35 esperti che avranno il compito di proporre azioni e raccomandazioni per lo sviluppo di ogni sua possibile forma di utilizzo così da ottenere quanto predisposto nella Grenelle Environnement. Il Comitato nazionale della geotermia ha già cominciato i suoi lavori indirizzando l’attenzione su tre sfide prioritarie: la semplificazione delle pratiche amministrative e la qualità, la formazione del personale e la diffusione delle informazioni al riguardo. Le strategie messe a punto dal Comitato saranno presentate al ministro al rientro dalla pausa estiva.