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ISS: «Geotermia e salute, lavoro eccellente»

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Novantamila euro per la prevenzione. L’Istituto superiore di sanità loda l’impegno dell’assessore Bramerini. Interventi anche per l’Amiata

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Grosseto

Autore: Fbon

Altri sessantamila per gli eccessi di patologie respiratorie

MONTE AMIATA. Il lavoro portato avanti dall’assessore regionale Annarita Bramerini per valutare scientificamente l’incidenza dello sfruttamento geotermico nella regione è eccellente. L’Istituto Superiore di Sanità ha espresso «vivo apprezzamento per l’interesse del lavoro, la validità della metodologia adottata e la chiarezza del documento» ovvero lo studio epidemiologico nelle aree geotermiche condotto dall’Agenzia regionale toscana di sanità in collaborazione con il Cnr. «Le conclusioni dello studio – ha affermato il presidente Iss, Enrico Garaci -, su un tema palesemente complesso, appaiono riflettere efficacemente gli obiettivi raggiunti. Questo Istituto in particolare condivide la valutazione di una sostanziale coerenza del quadro di mortalità e morbosità osservato nei comuni delle aree geotermiche rispetto ai valori rilevati nei comuni limitrofi anche rispetto agli andamenti regionali».

Dopo aver puntualizzato che incrementi localizzati di specifiche patologie potranno essere oggetto di ulteriori approfondimenti con indagini ad hoc, peraltro già in corso, e comunque in un quadro di approccio cautelativo, Garaci conclude: «E’ chiaro che il senso profondo di questo studio sta soprattutto nel suo essere ancorato ad una sistematica azione di sanità pubblica che prevede monitoraggio ambientale, abbattimento degli inquinanti e prevenzione».

Degli approfondimenti in corso spiega il senso e le motivazioni Francesco Cipriani, direttore dell’Osservatorio di epidemiologia di Ars Toscana: «Gli impegni presi dalla Regione in occasione della presentazione delle conclusioni dello studio epidemiologico delle popolazioni che vivono nei territori geotermici si stanno concretizzando. L’assessore all’ambiente Anna Rita Bramerini ha infatti messo a disposizione e trasferito le risorse all’assessorato alla Sanità che coordinerà i prossimi interventi. Intanto 90mila euro sono già stati impegnati per le 3 Asl (Pisa, Siena e Grosseto) per interventi di mitigazione dei problemi rilevati in eccesso dallo studio così come raccomandato dalle conclusioni Ars, e saranno impiegati per attività di prevenzione gestite direttamente dalle direzioni sanitarie (potenziamento della diagnosi precoce del tumore del colon-retto e dello stomaco, prevenzione dei danni da alcol e da fumo di sigarette). Gli altri 60mila verranno impiegati per approfondire lo studio riguardo ad alcuni eccessi di patologie respiratorie e di problemi genitourinari.
«Vogliamo capire meglio perché si verificano questi eccessi» ci ha spiegato Francesco Cipriani, coordinatore dell’Osservatorio di Epidemiologia di Ars. Un’altra area di approfondimento, prosegue Cipriani, potrebbe riguardare la conoscenza degli stili di vita di campioni di popolazione, per verificare meglio l’ipotesi che era stata ventilata nelle conclusioni dello studio epidemiologico: «Cioè che alcuni eccessi di patologie riscontrati potrebbero essere attribuibili a questo fattore. Dati interessanti, infine, potranno essere quelli derivanti dallo studio condotto dal ricercatore americano Michael Bates sugli effetti sulla salute per la popolazione esposta a idrogeno solforato».