Come ricorda lo stesso Gestore dei Servizi Energetici, il contatore dà conto degli oneri di incentivazione imputabili agli impianti incentivati con il provvedimento CIP 6 (quota rinnovabile), con i Certificati Verdi, con le Tariffe Onnicomprensive ai sensi del D.M. 18/12/2008, agli impianti incentivati mediante il Conto Energia per il Solare Termodinamico, agli impianti ammessi ai registri in posizione utile o vincitori delle procedure d’asta ai sensi del D.M. 6/7/2012 e agli impianti i cui Soggetti Responsabili hanno presentato richiesta di ammissione agli incentivi del D.M. 6/7/2012 a seguito dell’ entrata in esercizio.
Insomma, gli incentivi stanno finendo, il tetto dei 5,8 miliardi è sempre più vicino.
Intanto però, dopo mesi di attesa, è online la bozza del decreto che regola l’incentivazione per gli impianti che producono energia da FER non fotovoltaici. L’annuncio è dello scorso 23 settembre e, come ricorda il MiSE, il provvedimento ha la finalità di "sostenere la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili attraverso la definizione di incentivi e modalità di accesso semplici, che promuovano l’efficacia, l’efficienza e la sostenibilità degli oneri di incentivazione nell’ambito degli obiettivi della Strategia Energetica Nazionale; nonché il graduale adattamento alle Linee guida in materia di aiuti di Stato per l’energia e l’ambiente di cui alla comunicazione della Commissione europea (2014/C 200/01)".
Ora la bozza è comunque sul tavolo dell’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico e della Conferenza unificata perché vengano acquisiti i relativi pareri.
Dalla bozza di evince che l’accettazione di richieste di accesso ai meccanismi di incentivazione termina decorsi 30 giorni dal raggiungimento del tetto massimo degli incentivi annuale, fissato ancora a 5,8 miliardi. In ogni caso, cessa al 1 dicembre 2016. Il decreto, nella bozza attuale, prevede un meccanismo di incentivazione basato sull’iscrizione in appositi registri e su aste.
CONTINGENTI DI POTENZA – ASTE
Eolico onshore 800 MW
Eolico offshore 30 MW
Geotermoelettrico 20 MW
Solare Termodinamico 110 MW
CONTINGENTI DI POTENZA REGISTRI
Eolico onshore 60
Idroelettrico 80
Geotermoelettrico 30
Biomasse e biogas, gas di depurazione e gas di discarica e bioliquidi sostenibili 90
Oceanica (comprese maree e moto ondoso) 6
Solare Termodinamico 10
Infine (sotto), la tabella contenuta nel decreto con i nuovi dettagli sulle tariffe.
Per gli impianti alimentati a biomasse e biogas di potenza superiore a a 300 kW, non operanti in cogenerazione ad alto rendimento, le tariffe di cui alla tabella sono ridotte del 2%.
(1) Per gli impianti eolici offshore i cui soggetti responsabili non si avvalgono di quanto previsto all’articolo 25, comma 3, del DM 6 luglio 2012 e realizzano a proprie spese le opere di connessione alla rete elettrica, spetta un premio pari a 40 €/MWh.
Scarica qui la bozza del decreto