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In Nevada sarà realizzato un nuovo un impianto geotermico da 70 MW

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L’approvazione del New York Canyon Geothermal Project, per produrre 70 MW di energia geotermica, è stato annunciata dal Segretario del Dipartimento degli Interni Usa, Sally Jewel

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

L’Ufficio per la Gestione del Territorio -Bureau of Land Management (BLM)- è una agenzia del Dipartimento degli Interni degli Stati Uniti che si occupa della gestione di terreni pubblici, tra cui quasi tre milioni di metri quadrati di beni minerari presenti nel sottosuolo (sia al di sotto di proprietà federali che private).
Dal 2008 il BLM è impegnato nell’intento di aiutare gli USA a raggiungere l’ obiettivo di sviluppare le energie rinnovabili, garantendo il supporto conoscitivo e l’analisi ambientale dei progetti, oltre a sostenere i relativi processi di partecipazione pubblica.
Sarà dunque il BLM a seguire la realizzazione del New York Canyon Geothermal Project, un progetto che porterà alla realizzazione di un impianto geotermoelettrico della  potenza di 70 MW.
L’approvazione del progetto –assieme a quella relativa ad un impianto solare a concentrazione- è stata annunciata dal Segretario del Dipartimento degli Interni Usa, Sally Jewel, che ha spiegato come «le approvazioni di oggi aiuteranno a sostenere le economie rurali generando buoni posti di lavoro ed energia affidabile e a far progredire la nostra sicurezza energetica nazionale».
Sono attualmente 175 i progetti geotermici in corso di realizzazione in otto Stati americani e da quanto emerso dal “Promoting Geothermal Energy: Air Emissions Comparison and Externality Analys” (redatto dalla GEA, Geothermal Energy Association), grazie a queste nuove centrali, nei prossimi 10 anni, la potenza installata aumenterà di circa 2.500 MW.
La geotermia in America ha vissuto il proprio boom negli anni ’80, a seguito del blocco delle esportazioni dei prodotti petroliferi da parte dei Paesi OPEC. Tra il 1980 e il 1985 sono stati installati 1.15 GW di capacità. Fino al 2005 lo sviluppo geotermico ha vissuto una fase di stasi (tra il 1990 e proprio il 2005 sono stati installati soltanto 148 MW) ma dal 2009, il Dipartimento degli Interni (DoI) Usa ha approvato 11 impianti geotermici e  solo nel 2012 è stata installata una capacità pari a quella implementata nel quindicennio 1990-2005, raggiungendo una quota totale di oltre 3 GW grazie a impianti presenti in 8 Stati: Alaska, California, Hawaii, Idaho, Nevada, Oregon, Utah e Wyoming.
Il sito del nuovo impianto geotermico da 70 MW –il New York Canyon- a dispetto del nome si trova in Nevada e sorge a 25 miglia da Lovelock, nella Pershing County.
L’area in cui verrà edificato l’impianto si estende su circa 6 ettari gestiti dal Bureau of Land management (BLM) e sarà costruito dalla TGP Dixie Development Company, una consociata della TerraGen Power, che realizzerà anche una linea elettrica per la distribuzione. Il progetto fornirà elettricità sufficiente ad alimentare circa 60.000 abitazioni.
Alla messa in opera lavoreranno circa 150 persone e quando sarà completato darà lavoro stabilmente a 16 persone.
Le garanzie per il basso impatto ambientale dell’intervento sono garantite dal BLM che assicura di aver lavorato a stretto contatto con i propri partner pubblici e privati e gli stakeholders, al fine di ridurre al minimo gli impatti. E nei confronti di chi solleva perplessità nei confronti di questa tipologia di impianti energetici, il  Dipartimento dell’Interno statunitense ha tenuto a precisare  che «questo tipo di progetti crea un precedente importante, perché il loro successo vanifica l’approccio di chi sostiene che l’energia alternativa è solo una tecnologia marginale e una volta che questo impianto fornirà energia elettrica garantita a decine di migliaia di persone in Nevada, non ci sarà più alcun argomento razionale per essere contro di essa».
L’esperienza tecnologica che se ne può trarre è inoltre un altro elemento a favore, sempre secondo il DoI, che ha precisato come «i costi di tali impianti diminuiranno quando ne saranno costruiti sempre di più e la realizzazione di impianti di così grandi dimensioni è inoltre una importante esperienza per ingegneri, progettisti e operai edili che potrà essere impiegata favorevolmente per la costruzione di successivi impianti».