Home Cosvig In che modo rendere sostenibile il nostro patrimonio edilizio?

In che modo rendere sostenibile il nostro patrimonio edilizio?

318
0
CONDIVIDI

A Milano si esorcizza la crisi cercando un patto con l’ambiente

Fonte: Corriere della Sera

Autore: Giorgia Rozza

Un contenitore di idee e progetti per la casa e la città del domani: questo è Made Expo. Dove Made sta per Milano Architettura Design Edilizia. La manifestazione, giunta alla sua quinta edizione, aprirà i battenti domani 17 ottobre per chiuderli il 20 nella sede di Rho Fiera Milano. Il tema centrale della manifestazione lo spiega con chiarezza il suo presidente Andrea Negri, membro del Consiglio direttivo e di Giunta di Federlegno, vicepresidente di Federcostruzioni e membro del cda dell’Associazione forestale italiana: «Sarà un prestigioso palcoscenico per tutti gli attori coinvolti nella sostenibilità edilizia e non in un’ottica limitata all’Italia. Abbiamo puntato molto sulla dimensione internazionale di questo grande evento. Nei mesi scorsi abbiamo organizzato trenta road show di presentazione in trenta diversi Paesi e quasi tutti gli operatori stranieri incontrati saranno in fiera. Novanta, soprattutto provenienti dagli Stati Uniti, saranno presenti ai padiglioni 9-11 destinati al business internazionale. Qui presenteranno i loro progetti sull’edilizia sostenibile alle aziende italiane che vorranno realizzarli. Ci è sembrato giusto aprire al mondo la fiera sulle costruzioni più visitata in Italia perché il settore edile, per l’economia italiana importantissimo, ha perso il 27% del fatturato dal 2007. Una cifra enorme pari a trecentomila posti di lavoro andati in fumo. Con questo, ovviamente, non intendo dire che occorre riprendere a cementificare. Tutt’altro. Si deve riqualificare il patrimonio edilizio esistente rendendolo ecosostenibile».
Nel corso dei convegni e dei seminari in programma, Made Expo toccherà quindi argomenti come la salvaguardia dell’ambiente, l’utilizzo di materiali nuovi e più performanti per l’edilizia e affronterà il problema delle costruzioni antisismiche che sarà al centro dell’iniziativa «Borghi & Centri storici», durante la quale alcuni comuni emiliani colpiti dal terremoto della scorsa primavera presenteranno i loro progetti di recupero e ricostruzione incontrando le aziende che potranno metterli in pratica. Nella quattro giorni milanese ci sarà spazio anche per esposizioni-evento come Smart Village che interesserà un’area di oltre duemila metri quadrati. Proprio qui si potrà entrare fisicamente nel prototipo a misura reale di una Casa Passiva progettata dall’architetto Marco Taglietti dell’Italiano Zephir, Zero Energy and Passivhaus Institute for Research, rappresentante per l’Italia del tedesco Passive Haus Institut di Darmstadt, fondato vent’anni fa da Wolfgang Feist. Dice Taglietti: «Nel mondo ci sono 25 mila case passive ma malia è il fanalino di coda, ne ha solo una decina. Al momento sta per essere ultimato l’Eco Hotel di Nago Torbole, in Trentino. La Casa Passiva si caratterizza per la sua capacità di consumare il 95% in n meno di energia rispetto a un normale edificio grazie non solo all’uso delle rinnovabili (di cui l’Europa è il primo produttore e consumatore) ma, soprattutto, alla messa al bando dello spreco. Alla base della Casa Passiva, infatti, c’è il miglioramento dell’involucro dello stabile (muri, finestre e infissi) con un ispessimento degli isolanti che arriva fino ai venti centimetri rispetto ai comuni otto. E proprio il perfezionamento dell’involucro che pesa per il 75% nella riduzione del consumo di questo tipo di costruzione per la quale, attualmente, si deve reintegrare solo il 5% dell’energia utilizzata».
Al Made Expo si presenteranno anche materiali innovativi: il convegno «Matrix Family, un’esperienza decennale di valorizzazione dei materiali riciclati per l’edilizia sostenibile» promosso da Officina dell’Ambiente racconterà la realizzazione di alcuni grandi cantieri milanesi dove è stata utilizzata Matrix, materia proveniente dalle scorie di incenerimento dei rifiuti solidi urbani, che sostituisce gli ingredienti naturali di solito utilizzati per la produzione di cemento e calcestruzzo. Infine, sempre per rimanere a Milano, tra le proposte più all’avanguardia della fiera c’è quella dell’azienda lombarda Peverelli srl, sul mercato dal 1890, che sta realizzando insieme all’architetto Stefano Boeri il «Bosco Verticale», sui balconi di due edifici condominiali in zona Porta Nuova che ospiteranno 900 nuovi alberi. Un modo per ampliare la superficie di verde urbano ma anche per «climatizzare» l’interno degli edifici sia in estate sia in inverno. E l’attenzione all’ambiente è manifestata anche da massicci interventi di rimboschimento. Un’azienda come Listone Giordano lancia il progetto «This is my forest», 25 mila nuove piante di rovere in un’area di 150 ettari a Città della Pieve. È il prologo di una gestione sostenibile della foresta che coinvolgerà a regime anche 50 mila ettari in Argentina e Bolivia.
Insomma, l’edilizia ecosostenibile non è solo una necessità ambientale ed etica ma anche economica: permette ai singoli di risparmiare e alle aziende di rimettersi in pista e fatturare grazie alla riquaIificazione di edifici e intere città.