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IL RAPPORTO TOSCANA: SCOMMESSA SU ENERGIE RINNOVABILI E SU BIOMASSE

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L’economia verde dà i numeri
Il balzo del solare e dell’eolico, creati diecimila posti di lavoro

Fonte: La Nazione, Cronaca Toscana

Autore: La Nazione, Cronaca Toscana

 

L’ULTIMA MOSSA sul fronte della green economy in Toscana è stato lo stanziamento di 44 milioni di euro, da spendere in tre anni, per interventi straordinari di manutenzione delle foreste, anche per migliorare la sicurezza idrogeologica dei territori e limitare, così, i dissesti e i rischi di frane. La cura dei boschi, del resto, è uno dei tre pilastri sui quali si poggia l’economia verde toscana, secondo i piani della giunta regionale. Gli altri due sono il polo energetico della costa e lo sviluppo della filiera corta.

Stando ai piani pluriennali preparati in Toscana, lo stato dell’arte delle nuove produzioni energetiche o delle aziende che hanno puntato sulla sostenibilità, parla di 678 milioni di euro stanziati in tre anni, con la creazione (secondo gli studi dell’Irpet) di oltre 10mila posti di lavoro. Passando alle fonti rinnovabili, negli ultimi due anni l’idroelettrico è cresciuto dell’1,8 per cento, la geotermia del 10 per cento, le biomasse hanno fatto segnare un +132%, il fotovoltaico addirittura +1.428,5% e l’eolico +378,6 %. Stando agli indicatori di sostenibilità, la Toscana è seconda in Italia su 66 voci, dietro il Trentino Alto Adige.

Anche gli stanziamenti per la manutenzione delle foreste dovranno creare posti di lavoro, oltre a evitare i 500 milioni di danni subiti dalla Toscana per le alluvioni del dicembre 2009. L’obiettivo è quello di far nascere mille unità lavorative in più, tra stagionali e a tempo indeterminato, oltre a creare in montagna impianti di cogenerazione alimentati a biomasse.

Il polo energetico, però, si scontra con una lunga serie di fattori e di soggetti che condizionano sia i programmi di sviluppo che gli investimenti. Rigassificatori e centrali geotermiche sono gli aspetti più eclatanti del problema. Milioni di euro stanziati sono bloccati in attesa che la politica trovi una soluzione alle vertenze, con i territori e con i partiti locali. Ricette che si devono reggere anche su sostenibilità ambientali concrete, non solo di carta.

Ci sono 15 settori di intervento, secondo l’ultimo rapporto snocciolato al convegno «Dalla old alla green economy», con piccole e grandi opere immediatamente cantierabili, che potrebbero garantire alla Toscana 60mila nuovi posti di lavoro nel settore «verde». Solo per restare al fotovoltaico, in un anno sono state finanziate oltre 2mila richieste. E anche le banche fanno la loro parte, investendo 400 milioni in sei mesi (fonte Monte dei Paschi) per oltre 300 pratiche da «green economy».

Finora sono solo numeri e annunci, ma qualcosa si è mosso, seppur a piccoli passi. L’avvertenza è che, sul tavolo dell’economia verde, sono già spuntati anche i primi bluff.