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Geotermia: un problema o una risorsa per i territori?

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Mentre vanno avanti le polemiche per gli impianti geotermici sull’Amiata un sondaggio condotto da Quotidiano.net porta a risultati assolutamente favorevoli ad una nuova centrale geotermica e uno studio dell’Irpet evidenzia – semmai- vantaggi socio- economici dovuti alla presenza di questi impianti.

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

Continua la polemica sui risultati dello studio epidemiologico condotto sulla popolazione residente nelle aree geotermiche, che letta con la lente dei comitati avversi a questo genere di sfruttamento energetico, porterebbe ad avere dati sfavorevoli per la salute, da imputarsi proprio alla presenza di centrali geotermoelettriche. Elemento per il quale i comitati hanno chiesto di votare no ad un sondaggio condotto da quotidiano.net in merito alla realizzazione di una nuova centrale sul monte Amiata, che ha invece raccolto il 72% dei consensi tra i partecipanti.

Vale la pena ricordare che il quadro sanitario delle aree geotermiche che emerge dalla suddetta indagine epidemiologica è rassicurante per la popolazione delle aree geotermiche e in linea con il resto della Toscana. E che le anomalie riscontrate sui territori dell’Amiata sono imputabili secondo il coordinatore dello Studio «alle occupazioni minerarie del passato o a stili di vita individuali piuttosto che alla geotermia».

Nonostante questo, la diatriba non accenna a finire. A fianco a questa è sorta in questi giorni anche una nuova polemica riguardo ai possibili effetti negativi – questa volta sul turismo- che la nuova centrale potrebbe provocare.

A dire il vero non è la prima volta che si pone l’accento sulle possibili conseguenze negative dell’utilizzo della fonte geotermica anche sugli aspetti di tipo socio-economico: in particolare, l’attività in questione, oltre a venire collegata con impatti negativi dal lato ambientale, è stata spesso sospettata di essere la causa di spopolamento, di riduzione delle presenze turistiche, di calo dell’ attività economica, di riduzione dell’occupazione. Aspetti su cui ha indagato l’Irpet, mettendo a confronto l’andamento delle principali variabili economiche e sociali, nel decennio 1995- 2005, in un gruppo di SEL (sistemi economici locali) contrassegnati da caratteristiche simili, quali la prevalente ruralità, la marginalità in termini di accessibilità, la scarsa presenza di legami con i sistemi territoriali più dinamici e industrialmente più sviluppati, la collocazione in aree montane o semi-montane. Il principale elemento di differenza all’interno di gruppi territoriali così definiti era rappresentato dalla presenza o meno di impianti di energia geotermica.

Le variabili che sono state osservate in quest’analisi hanno riguardato il numero dei residenti, le presenze turistiche, il prodotto interno lordo, le unità di lavoro, i consumi delle famiglie, le esportazioni dirette fuori regione.

Tutti dati che analizzati hanno portato a non evidenziare una relazione tra la presenza di impianti per la produzione di energia elettrica a partire dalla fonte geotermica e la dinamica delle principali evidenze economiche e sociali.

Anche con riferimento ai flussi turistici– si legge nella nota dell’Irpet- il dato sulle presenze non risulta influenzato dalla presenza di strutture geotermoelettriche; anzi, i SEL all’interno dei quali crescono maggiormente le presenze turistiche sono proprio quelli in cui sono presenti impianti di produzione di energia elettrica da fonte geotermica, mentre per tutti gli altri territori gli andamenti risultano sostanzialmente omogenei”.

Rispetto agli indicatori economici analizzati, le migliori performance emergono tra i SEL maggiormente legati a territori caratterizzati da un più intenso sviluppo delle attività produttive manifatturiere e di terziario avanzato. Mentre per il resto delle aree gli andamenti sono pressoché omogenei e i rapporti relativi tra i territori si mantengono nel tempo, prima e dopo l’insediamento di impianti per la produzione di energia elettrica da fonte geotermica.

Anzi– sottolinea la nota di Irpet – nell’ambito del gruppo omogeneo di territori osservati, il SEL della Val di Cecina interna mostra elementi di dinamicità migliori della media, non manifestando quindi i sintomi di una ricaduta economica negativa dell’utilizzo della geotermia“.

Anche mettendo a confronto la dinamica temporale dello sfruttamento degli impianti geotermici (utilizzando come indicatore la potenza installata, misurata in MW) e alcune variabili socio-economiche che potrebbero risentire velocemente della presenza e/o del potenziamento dello sfruttamento geotermico, come è il caso delle presenze turistiche e del valore del PIL, non emergono relazioni stabili tra i fenomeni analizzati.

In alcune aree – si legge nello studio- al crescere della potenza geotermica installata crescono le presenze turistiche e il PIL (come nella Val di Cecina interna e nelle Colline Metallifere), in altri casi turisti e valore del PIL crescono senza che via sia un aumento della potenza geotermica installata (come nell’Amiata-Val d’Orcia e nell’Alta Val d’Elsa), in altri casi ancora la crescita delle due variabili considerate è successiva all’incremento degli impianti presenti (come nel caso dell’Amiata grossetano), come se dovesse leggersi quale risultato del potenziamento del settore geotermico.”

La conclusione più ragionevole, dunque– scrive Irpet- date le informazioni disponibili, è quella di escludere qualsiasi nesso di causalità diretta tra le variabili socio- economiche analizzate e la presenza degli impianti geotermici.”

Da cui le riflessioni conclusive:“Gli elementi raccolti ed analizzati non mettono in evidenza un legame tra la presenza di impianti per la produzione di energia elettrica dalla risorsa geotermica e performance della struttura socio-economica e territoriale. Non si rilevano nemmeno gli indizi di esternalità negative sulle variabili socio-economiche.

Con riferimento all’apparato produttivo, all’impiego del fattore lavoro, ma anche con riguardo alle presenze turistiche e alla popolazione residente, le aree in cui si insediano impianti geotermici mostrano dinamiche del tutto in linea con le altre aree ad esse omogenee. Sviluppi positivi più dinamici sono ascrivibili a particolari caratteristiche della struttura produttiva dei territori o alla loro prossimità con territori più sviluppati.”