Presso la Sala Isma dell’Istituto di Santa Maria di Aquiro del Senato della Repubblica a Roma si è svolto – organizzato dalla Federazione Europea dei Geologi e dal Consiglio Nazionale dei Geologi – il convegno Conoscenze e prospettive nel campo delle risorse naturali minerarie che si è prefisso «lo scopo di trattare il tema geologico dello studio, produzione e utilizzo delle risorse geominerarie», come spiegato dal vicepresidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Vincenzo Giovine.
Il tema, mediante il contributo di tecnici ed esperti, è stato sviluppato nell’ottica della conoscenza scientifica e tecnologica, anche dal punto degli sviluppi professionali che il mondo minerario può offrire in ambito italiano ed europeo.
Coordinato dalla senatrice Fabiola Anitori, il dibattito si è dunque focalizzato in particolare sulla complessa filiera delle materie prime sia da un punto di vista tecnologico-innovativo sia da un punto di vista ambientale per uno sviluppo sostenibile nell’ambito di progetti europei in corso, con un’attenzione specifica dedicata alla risorsa geotermica.
Il Consiglio Nazionale dei Geologi ha infatti illustrato tre progetti «direttamente seguiti e sviluppati grazie ad un’attiva collaborazione con la EFG ovvero la Federazione Europea dei Geologi professionisti e delle loro associazioni nazionali di 25 paesi Ue», come ricordato da Gabriele Ponzoni, segretario della stessa EFG.
Tra questi progetti europei spicca CHPM2030, di cui abbiamo già diffusamente dato conto sulle nostre pagine: il progetto europeo CHPM2030 (acronimo di Combined Heat, Power and Metal extraction) è d’importanza strategica in quanto unisce le potenzialità di una risorsa rinnovabile come la geotermia – in grado di contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici in corso – all’estrazione sostenibile di minerali metallici indispensabili per l’industria europea: come ricordato dal CNG, infatti, con CHPM2030 si «punta a sviluppare una soluzione tecnologica innovativa che possa soddisfare i fabbisogni europei strategici di energia e metalli, in un unico processo interconnesso, sfruttando le frontiere dello sviluppo delle risorse geotermiche, dell’estrazione dei minerali e dell’elettro-metallurgia».
