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Geotermia: positiva la missione della Regione Toscana a Bruxelles

Rossi: «L’Europa è pronta ad aiutarci ma sulla geotermia Roma sta tenendo in stand-by il decreto per il sostegno a questa energia rinnovabile, bloccando così qualcosa come 700 milioni di investimenti»

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Da sinistra a destra: Dominique Ristori, direttore generale Energia della Commissione UE; Enrico Rossi, governatore della Toscana; Federica Fratoni, assessore all'Ambiente della Toscana

Come anticipato dalla Regione Toscana si è svolto questa settimana a Bruxelles un vertice tra il governatore Enrico Rossi, l’assessore regionale all’Ambiente Federica Fratoni e la direzione generale Energia della Commissione UE, per fare il punto sul fronte geotermia.

Il tema principale in agenda nell’incontro con il direttore generale, Dominique Ristori, riguardava la possibilità di creare una partnership legata alla geotermia tra regioni di vari Paesi europei – dopo che la Commissione Europea ha già accettato la manifestazione di interesse proposta della Toscana – ma la Regione non ha mancato di evidenziare anche i paradossi che frenano lo sviluppo di questa fonte rinnovabile proprio sul nostro territorio, che ha dato i natali alle tecnologie geotermiche nel mondo.

Finora, e in più di una occasione, il direttore Ristori si è pronunciato a favore della geotermia, incoraggiando la Regione Toscana a investire e puntare su questa importante risorsa, e la linea non è cambiata: «L’Europa è pronta ad aiutarci ma Roma blocca tutto, comprese le migliaia di posti di lavoro che quei progetti portano con sé – spiega oggi il governatore Rossi sulle pagine del quotidiano locale La Nazione – Sulla geotermia Roma sta tenendo in stand-by il decreto per il sostegno questa energia rinnovabile, bloccando così qualcosa come 700 milioni di investimenti. Enel ha già un progetto pronto. Al dipartimento ambiente dell’Unione europea la geotermia è vista come una energia rinnovabile su cui scommettere e su cui fare progetti di economia circolare per il recupero della CO2, c’è la possibilità di realizzare un progetto che preveda la captazione della CO2 dagli impianti geotermici. A questo si aggiungono progetti di riutilizzo dell’energia geotermica per il riscaldamento domestico, in sostituzione del consumo di energia fossile, con l’obiettivo di una Toscana carbon neutral entro il 2050. Ecco – conclude il presidente Rossi – si faccia il decreto sulla geotermia e il ministero faccia la notifica a Bruxelles, mandi le carte e i progetti in modo da consentire di sbloccare gli investimenti».