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Geotermia, per i nuovi impianti 130 milioni di euro e 100 occupati

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LA GEOTERMIA amiatina in rampa di lancio.

Fonte: La Nazione, Cronaca di Siena

Autore: La Nazione, Cronaca di Siena

Il punto è stato fatto nel corso di un incontro a Piancastagnaio fra Enel Green Power, i sindaci amiatini Fabrizio Agnorelli e Renzo Verdi, i presidenti di Comunità montana Franco Ulivieri e Giuliano Simonetti e oltre 60 imprenditori e rappresentanti di associazioni imprenditoriali, durante il quale sono stati presentati i progetti di sviluppo geotermico di Enel, primo fra tutti il piano di riassetto di Piancastagnaio, che ha già terminato l’iter di “Valutazione di impatto ambientale” e sta per completare quello per la “Autorizzazione unica”, necessaria per avviare la fase operativa.

Il progetto permetterà la chiusura della centrale PC2, garantendo il calore a Floramiata e all’intera zona di Casa del Corto attraverso il nuovo termodotto, mentre l’x centrale, ristrutturata, diventerà la sede della “Area Geotermica di Piancastagnaio”. Il rinnovamento comporterà una serie di interventi sulle strutture, adeguamento e automazione degli impianti principali e ausiliari, revisione generale dell’infrastruttura tecnologica, nuove perforazioni e interventi di ripristino di pozzi esistenti.

ENEL GREEN POWER investirà 90 milioni di euro, 70 dei quali riguarderanno opere ad alta specializzazione, mentre 20 saranno destinati a servizi, opere civili e interventi di manutenzione, che potranno avere ricadute sul tessuto imprenditoriale locale. Una volta concluso l’iter autorizzativo per la realizzazione della centrale Bagnore 4, potrà partire anche la costruzione del nuovo impianto geotermico, che comporterà investimenti per altri 130 milioni di euro ed oltre 100 occupati per 5 anni.

«L’OPPORTUNITÀ di far derivare dagli interventi impresa e occupazione, è importante quanto il miglioramento ambientale e paesaggistico – commenta Agnorelli – Per Piancastagnaio la priorità era e rimane la soluzione delle questioni dell’impatto dell’attività geotermica nel territorio, ma altrettanto fondamentali saranno le ricadute occupazionali e i vantaggi dell’utilizzo del calore per cittadini e imprese».