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Geotermia, il futuro ha radici antiche

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Per alcune istituzioni internazionali il mondo investe poco sull’innovazione della geotermia. Eppure è una rinnovabile sicura, competitiva e continua. I progetti di Enel Green Power dagli Usa all’Italia

Fonte: ENEL.it

Autore: ENEL.it

Un tasso di crescita medio annuo a livello globale del 14%. È quanto prevede per il futuro prossimo della geotermia uno studio realizzato da Markets&Markets. Un dato tutt’altro che insignificante, che entro il 2015 registrerebbe un passaggio dagli attuali 61.200 MW a 120.300 MW.
Nonostante le stime, per una delle energie verdi più antiche al mondo ci sono però anche segnali meno positivi. Secondo il Consiglio geotermico europeo (Egec),l’Associazione geotermica americana (Gea) e i partecipanti all’ultima Geopower Europe ospitata nel 2010 a Parigi, agli investimenti globali per le nuove fonti rinnovabili non corrisponde altrettanto impegno per lo sviluppo della geotermia.
Eppure la geotermia è una fonte sicura, insieme all’idroelettrico è la rinnovabile che garantisce quella produzione giorno e notte che invece penalizza la competitività di solare ed eolico. In alcune regioni del Pianeta inoltre soddisfa in modo significativo il fabbisogno elettrico della popolazione. Insomma, gli elementi per investirci ci sono tutti.
Enel Green Power, erede della lunga tradizione italiana nell’utilizzo di questa fonte, conosce bene le potenzialità e le risorse offerte dalla geotermia e per questo continua a sviluppare progetti in tutto il mondo.
Terzo produttore geotermico mondiale con circa 800 MW di potenza installata, a novembre Egp ha inaugurato i nuovi impianti di Chiusdino e Radicondoli 2, non lontano dallo storico sito di Larderello, che documentano come anche in Italia ci siano ancora possibilità di sviluppo. Possibilità che la società per le rinnovabili di Enel sta percorrendo anche negli Usa, in Cile, Nicaragua e Guatemala dove la tradizione dell’utilizzo  della geotermia  nel settore industriale è più recente.
Lo sviluppo anche in questo caso passa per la strada dall’innovazione su cui, dice Francesco Starace, AD di Egp, “si stanno facendo passi da gigante”. È il caso degli impianti binari per lo sfruttamento diffuso delle risorse a media/bassa temperatura che hanno una distribuzione geografica superiore a quella dei siti tradizionali.
Starace ricorda che “Enel Green Power svolge un ruolo da protagonista in questo segmento di mercato” e cita i due impianti realizzati dalla società in Nevada e il prototipo di reattore binario supercritico in costruzione presso l’area sperimentale Enel di Livorno.  Ma insieme alle ricerche di nuove soluzioni ci sono anche progetti per migliorare l’efficienza degli impianti esistenti. Starace spiega che il lavoro di Egp è a tutto campo, guarda alle nuove frontiere come allo sviluppo delle potenzialità delle risorse conosciute. Perché “quella geotermica è una tecnologia dalle radici antiche, ma in grado di sapersi rinnovare e guardare al futuro”.