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Geotermia, Energia, Elettricità, Toscana: Nel 2016 il 30,78% del fabbisogno elettrico toscano è stato soddisfatto dalla geotermia

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«Negli oltre 100 anni di attività industriale mai erano stati raggiunti livelli così elevati di produzione e di standard ambientali»

Fonte: GeotermiaNews.it

Autore: Redazione

I 5.871 GWh prodotti dalla geotermia toscana grazie alle 34 centrali geotermoelettriche gestite sul territorio da Enel Green Power sono stati in grado di soddisfare – nel corso del 2016il 30,78% del fabbisogno elettrico regionale, superando così per la prima volta la soglia del 30% – a livello nazionale il 2% – e continuando a far crescere la produzione da fonte rinnovabile sul territorio toscano: a confermarlo è proprio Enel Green Power, sulla base dei dati forniti dal gestore della rete elettrica nazionale (TERNA).

«Si tratta di risultati storici – spiegano da Enel Green Power – perché negli oltre 100 anni di attività industriale mai erano stati raggiunti livelli così elevati di produzione e di standard ambientali, segno evidente della rinnovabilità della risorsa che non si esaurisce con il passare degli anni ma che, se ben gestita attraverso la cura dei pozzi minerari, la coltivazione del serbatoio, la reiniezione delle acque in uscita e il monitoraggio continuo, cresce in termini di disponibilità e di resa mantenendosi in equilibrio con l’ambiente».

Scendendo nel dettaglio, nel 2016 le aree di Larderello e di Lago hanno fatto registrare una produzione rispettivamente di 1.822 e di 1.851 GWh, l’area di Radicondoli di 1.217 GWh e gli impianti amiatini di Piancastagnaio, Santa Fiora e Arcidosso di 981 GWh.

Energia “pulita” che ha consentito alla Toscana di soddisfare il proprio bisogno di energia elettrica evitando l’immissione di atmosfera di oltre 3,9 milioni di tonnellate di CO2, contenendo così l’avanzata dei cambiamenti climatici; senza dimenticare che la fonte geotermica, oltre ai quasi 6 miliardi di KWh elettrici, fornisce anche calore utile a riscaldare oltre 10mila utenti residenziali – attraverso il teleriscaldamento – nonché aziende dei territori geotermici, circa 30 ettari di serre e caseifici e contribuiscono ad alimentare una importante filiera agricola, gastronomica e turistica con oltre 60mila visite annue.