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Geotermia, Ambiente, Salute, Amiata: Geotermia e acido solfidrico, aggiornato il bollettino ARPAT sul monitoraggio in Amiata

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Anche nel mese di febbraio 2017 «il limite di cautela è stato sempre stato rispettato»

Fonte: GeotermiaNews.it

Autore: Redazione

Prosegue l’attività di controllo condotta da ARPAT nelle aree geotermiche dell’Amiata, all’interno del progetto di monitoraggio coordinato da ARS Toscana: all’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana è stata affidata la redazione di un bollettino mensile «descrittivo della qualità dell’aria nella zona geotermica del Monte Amiata, nelle due province di Grosseto e Siena».

In particolare, sono due gli indicatori relativi alla concentrazione di acido solfidrico in aria presi in esame dall’Agenzia: il massimo giornaliero della media mobile su 24 ore (evidenzia gli eventi che possano causare "singole esposizioni a concentrazioni elevate per la salute umana" ovvero l’eventuale superamento del limite sanitario) e il numero di ore con concentrazione oraria superiore a 7 µg/m3 (che fornisce un indice del disturbo olfattivo arrecato alla popolazione).

In riferimento ai valori relativi al mese di febbraio 2017, riassunti nel bollettino pubblicato da ARPAT nel mese di aprile, l’Agenzia documenta che «nelle stazioni monitorate e dai dati in nostro possesso, il limite di cautela sanitaria indicato dalle Linee Guida del WHO (150 µg/m³) è stato sempre rispettato».

Il picco massimo è stato registrato ad Arcidosso in data 3 febbraio, con una concentrazione di acido solfidrico in atmosfera circa 10 volte inferiore (ovvero tra i 15 e i 20 µg/m³) al limite di cautela sanitaria.

Per quanto riguarda invece le «molestie olfattive», nel mese di febbraio queste potrebbero essersi verificate «a causa del superamento della soglia di percezione dell’H2S, ad Arcidosso, nei primi giorni del mese e in modo meno accentuato nei giorni 15 e 16, a causa della manutenzione programmata degli AMIS della Centrale Bagnore 3 e della Centrale Bagnore 4 gruppo 2, nonostante che, per contenere le emissioni della Centrale Bagnore 4, ENEL abbia dichiarato di aver regolarmente provveduto a deviare il 30% della portata all’AMIS del gruppo 1. Superamenti della soglia di percezione -conclude ARPAT– potrebbero essersi verificati anche a Piancastagnaio (giorni: 15-16, 18, 21 e 26- 27), per il blocco della Centrale Piancastagnaio 4, e a Merigar (giorni: 2, 8-9, 15, 18-19, 25). Disagi olfattivi di minor entità potrebbero essersi verificati anche nelle altre località».