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Geotermia a pieno titolo nella green economy per il territorio montano

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Lo ha sostenuto il presidente di Uncem Toscana, Oreste Giurlani, intervenuto in un dibattito a Festambiente

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

A Festambiente, il festival internazionale di ecologia organizzato da Legambiente non poteva mancare il tema della green economy.

Se ne è parlato a tutto campo nell’ambito di un dibattito che si è svolto il 9 agosto e al quale hanno partecipato, coordinati da Lucia Venturi redattrice Greenreport, Angelo Gentili Segreteria Nazionale Legambiente, Stefano Ciafani, Responsabile Scientifico Legambiente, Andrea Di Stefano Responsabile Relazioni Istituzionali Novamont, Aldo Soldi Presidente Euro Coop, Oreste Giurlani, Presidente UNCEM Toscana, Andrea Poggio Presidente Fondazione Legambiente Innovazione, Gianni Bonini Vicepresidente Terrae e Marzio Flavio Morini Delegato Nazionale, Ambiente e Territorio ANCI.

E nel suo intervento il presidente di Uncem Toscana, Oreste Giurlani, ha evidenziato come il territorio montano può dare un contributo significativo alla declinazione in chiave ecologica dell’economia, partendo dalla geotermia che vi è già radicata.

 

<<La competitività del sistema montano, non può non passare, in un’ottica di imprescindibile attenzione verso pratiche di sostenibilità ambientale e territoriale, attraverso la valorizzazione dell’integrazione del diffuso patrimonio delle attività produttive>>.
Ha detto Oreste Giurlani, che si è soffermato poi sul contributo specifico che questi territori possono dare per lo sviluppo di energie rinnovabili .

<<Il territorio montano – ha infatti proseguito Giurlani – è senz’altro vocato allo sviluppo delle fonti rinnovabili ed alcune sono specifiche dei sistemi montani: la geotermia è storicamente radicata nelle aree montane, ma per il suo elevato impatto ambientale richiede un giusto equilibrio tra sfruttamento e salvaguardia delle risorse>>

Così come << la filiera foresta-legno-energia per lo sfruttamento delle biomasse è anch’essa caratteristica delle aree montane, e può rappresentare un’interessante quota nel mix di fonti rinnovabili per la produzione di energia, con alcuni necessari accorgimenti legati alla sostenibilità complessiva del territorio>>

Stessa cosa per << la produzione idroelettrica che sfrutta i dislivelli idrici in aree montane, o la risorsa eolica che è utilizzabile prioritariamente nelle aree di crinale>> e infine << l’utilizzo dell’energia solare è rilevante in zone come quelle montane dove possono mancare le reti elettriche. Tutto ciò giustifica l’attenzione particolare ad uno specifico intervento nel campo delle energie rinnovabili nei territori montani>>.
Puntare ad incrementare le sinergie tra attività agricole, forestali, zootecniche, di tutela ambientale e di creazione di nuovi paesaggi <<trova espressione nella multifunzionalità dell’impresa agro-forestale, capace di sviluppare nuove iniziative nella produzione di energia, nella gestione e manutenzione del territorio, nell’agricoltura sociale.>> ha detto ancora Giurlani.

Sottolineando il fatto che <<il consolidamento del tessuto produttivo agro-forestale e il mantenimento di concrete opportunità di occupazione richiede il miglioramento della competitività attraverso innovazione e modernizzazione, rafforzamento dell’integrazione delle filiere agricole, agro-alimentari e forestali e lo sviluppo di nuove capacità e competenze.>>

<<Le Comunità montane della Toscana stanno dimostrando grande impegno rispetto ai grandi temi inerenti lo sviluppo, l’innovazione, difesa del suolo. Ciò – ha aggiunto Giurlani – rientra nel percorso che da tempo sta portando avanti UNCEM Toscana che è fortemente consapevole delle potenzialità di cui dispongono i nostri territori, dall’agricoltura all’industria, dall’energia alla cultura, nella convinzione che tali territori rappresentano una risorsa propulsiva per una nuova fase di sviluppo dell’intero territorio regionale.>>