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Fare della Toscana un centro per le energie rinnovabili

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E’ una delle linee programmatiche ribadite dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che impegneranno la giunta per i prossimi cinque anni di governo.

Fonte: GeotermiaNews.it

Autore: Redazione

Sostenibilità ed economia, secondo il governatore della Toscana, Enrico Rossi, devono viaggiare di pari passo. La green economy dovrà quindi essere il motore dell’economia del futuro e la leva per superare la crisi economica e quella ambientale, ormai sempre più intrecciate tra di loro.
Convinto che si possa fare di più di quanto non sia stato fatto sino ad ora, il presidente Rossi tra le tre linee tracciate per il governo della Toscana pensa <<innanzitutto ad un piano strategico che a partire dalla geotermia e con la presenza dei grandi centri energetici lungo la costa si ponga l’obiettivo di ridurre le emissioni nell’aria e aumentare le energie rinnovabili e fare della Toscana un centro di ricerca per le rinnovabili>>.
Secondo i dati Irpet, già ad oggi in Toscana, considerando tra le fonti energetiche rinnovabili il fotovoltaica, l’eolica e il geotermoelettrico, la percentuale di energia da tali fonti sul totale di energia prodotta è superiore al 22%, una quota elevatissima se confrontata con la media italiana che è pari ad appena il 3%.

Motivo di questa performance, come è noto, è dato dall’esistenza della fonte geotermica di cui la Toscana detiene il monopolio, con oltre 32 centrali di produzione concentrate sul territorio di Siena, Pisa e Grosseto. E su cui il piano energetico regionale punta sia per aumentare la produzione di energia elettrica sia sull’uso diretto del calore geotermico per i teleriscaldamenti urbani e per i fabbisogni di attività produttive. Con l’obiettivo, oltre a quello dell’implementazione delle energie rinnovabili, di attrarre anche imprese per un maggiore sviluppo socioeconomico delle aree geotermiche.

Che significa, in altri termini, sviluppo della ricerca, della filiera tecnologica e quindi nel dare impulso ad un settore portante della green economy a partire dai territori toscani.

Ma il ricorso a queste risorse e in particolare alla geotermia potrà permettere anche di vincere la sfida climatica, se opportunamente incentivate.

E’ quanto sostiene Karl Gawell, il direttore esecutivo della Geothermal Energy Association (GEA), che ha pubblicato recentemente il rapporto “US Geothermal Power Production and Development Update” da cui si evince che nel 2009, negli Stati Uniti, la capacità totale degli impianti geotermici è cresciuta di 176 MW (+6,1%), arrivando a un totale di 3086 MW.

<<L’energia geotermica può essere una parte fondamentale della soluzione al problema del riscaldamento globale.- ha dichiarato Karl Gawell- Inoltre questi nuovi progetti creeranno nuovi posti di lavoro in tutto il Paese>>

Una situazione resa favorevole dall’aumento degli incentivi e dalle politiche federali dei vari Stati che hanno spinto in questa direzione e che hanno posto obiettivi precisi delle quote di energia che devono essere ricavate da fonti rinnovabili.

Uno scenario che potrebbe delinearsi quindi anche in Toscana, se il settore diventerà davvero un asse strategico della politica regionale, dove (sempre secondo i dati Irpet ) grazie ai 678 milioni di euro stanziati nel Piano Regionale di Azione Ambientale 2007-2010, si è già avuta una crescita su tutte le energie rinnovabili (+ 1,8 % solo per la geotermia) e sull’occupazione.