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Energia. La proposta nel Rapporto Enea

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Vantaggi fiscali alle case efficienti
OBIETTIVI INCORAGGIANTI
Il risparmio ottenuto nei consumi elettrici grazie all’efficienza è stato di 57.500 GWh: il 17% in più su base annua

Fonte: Il Sole24ore

Autore: Federico Rendina

Affari per tutti con la nuova corsa all’uso più razionale dell’energia. Tant’è – dice l’Enea nel suo nuovo rapporto sull’efficienza energetica – che qualche buon ritocco alla normativa di sostegno garantirebbe un rapidissimo ritorno finanziario per lo Stato, sensibili risparmi per i cittadini e un provvidenziale effetto volano sull’industria.
Un esempio? A portata di mano c’è la sostituzione di ben un milione di motori elettrici e inverter con apparati di ultima generazione. Risparmio energetico per il Paese: quasi 1,4 terawattora l’anno. Sembra poco rispetto ai 325 TWh consumati in Italia nel 2012 (0,4%). Ma poco non è, considerando che il risparmio verrebbe da un solo capitolo di intervento, capace di garantire agli utenti un taglio complessivo della bolletta elettrica di quasi 180 milioni di euro l’anno.
E che dire poi, a testimonianza della vera "miniera" energetica rappresentata dall’efficienza, di un’altra ottima idea appena conferita dall’Enea al Governo che verrà: nel groviglio di polemiche sulle tasse crescenti che pesano sugli immobili e ne condizionano il valore (vedi anche l’articolo nell’inserto Casa24 Plus di oggi) le imposte potrebbero essere appunto rimodulate – propone l’Enea nel rapporto – incorporando sia gli incentivi all’efficienza (evitando così esborsi incompatibili con l’esanime disponibilità delle casse pubbliche) sia i "premi" supplementari da assegnare anche alla maggior efficienza ottenuta con gli interventi già effettuati. Fino a legare direttamente le rendite catastali «al miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio».
I dati di riferimento non sono freschissimi, ma lo scenario offre ottime indicazioni sulla strada da battere.
Incoraggia il risparmio energetico ottenuto nel 2011 rispetto agli obiettivi nazionali al 2016 tracciati nel Paee, il Piano d’azione per l’efficienza energetica che recepisce le direttive europee. In un anno si sono risparmiati oltre 57.500 gigawattora, in progresso di oltre il 17% rispetto al 2010. «Con sensibili ricadute per l’economia italiana. Ricadute che ora dobbiamo massimizzare» esorta il Commissario dell’Enea, Giovanni Lelli. Certo, la marcia non è omogenea. Il residenziale ha già raggiunto il 67% dell’obiettivo al 2016. L’industria è a metà dell’opera. Si batte invece la fiacca nel terziario (l’8% del cammino fatto) e nei trasporti (un quarto del percorso).
L’industria italiana degli apparati e dei servizi per l’efficienza energetica mostra comunque una buona vitalità, come emerge da un’indagine Enea-Confindustria che ha coinvolto 99 imprese. Meccanico e costruzioni i principali campi d’azione, mentre la Lombardia mostra la maggiore vitalità imprenditoriale.