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Energia, gli incentivi premiano

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I certificati bianchi per la riduzione dei consumi energetici saranno finanziati con ulteriori 215 milioni di euro, ultima tranche prevista per la promozione dell’efficienza energetica.

Fonte: Italia Oggi

Autore: Simonetta Scarane

L’ha fatto sapere ieri l’Autorità per l’energia, presieduta da Alessandro Ortis, che ha approvato la delibera di finanziamento Een 12/10.

Con questo ultimo stanziamento, in arrivo, gli incentivi erogati dal 2005, data di nascita dei certificati bianchi, hanno raggiunto quota 531 milioni. Una cifra considerevole ma che, secondo l’Authority per l’energia ha portato benefici da 5 a 10 volte superiori ai costi.

Ha funzionato, dunque, anche in Italia il meccanismo dei certificati bianchi e verdi (la produzione di elettricità da fonti rinnovabili). Se l’Autorità per l’energia ha fatto sapere ieri che sono stati superati gli obiettivi fissati per l’efficienza energetica nel quinquennio 2005-2009, il Gestore per i servizi energetici (Gse) ha reso noto che nel 2009 in Italia la produzione di energia incentivata è salita a 16,6 miliardi di kWh (+50% sul 2008). Per avere il quadro completo va aggiunto anche che il Gse ha ritirato 630 milioni di kWh di energia rinnovabile attraverso il meccanismo della tariffa omnicomprensiva. La delibera di ripartizione degli incentivi tra i 67 operatori elencati indica tra le altre società, A2A Reti Elettriche spa Brescia cui saranno erogati 5.649.443 milioni a valere sul conto efficienza energetica nel settore elettrico. Inoltre, l’Authority, con due delibere ((delibere Vis 82/10 e Vis 84/10) ha avviato due procedimenti nei confronti di Amgas spa di Bari e Amgas spa di Foggia e Sidi Gas spa per accertare violazioni in materia di titoli di efficienza energetica ed irrogare le relative sanzioni amministrative pecuniarie.

Sul fronte dell’efficienza energetica, negli ultimi 5 anni, il sistema-Paese ha ottenuto risultati particolarmente positivi per i consumatori e per l’ambiente, riuscendo ad evitare il consumo di circa 6,7 milioni di Tep (tonnellate equivalenti petrolio) e l’emissione di circa 18 milioni di tonnellate di anidride carbonica (CO2). Questi valori, superiori agli obiettivi nazionali per il quinquennio 2005-2009, equivalgono alla produzione annua di una nuova centrale elettrica da oltre 750 Mw o ai consumi annui di una città di quasi 1,8 milioni di abitanti.

«L’impegno a favore di un utilizzo sempre più efficiente dell’energia, attraverso il meccanismo dei certificati bianchi», ha sottolineato il presidente Ortis, «si sta dimostrando particolarmente conveniente, migliore di ogni altra iniziativa attuata per contribuire a ridurre la nostra dipendenza dalle importazioni ed a contenere le emissioni di CO2. Va pure ricordato che ogni decisione pro risparmio energetico, anche per le nostre case, ha il vantaggio di dare ritorni immediati, riducendo subito la bolletta individuale». Ad esempio, ha specificato l’Autorità, una famiglia che investe in tecnologie efficienti può ottenere i seguenti vantaggi economici, valutati secondo ipotesi conservative: 67 euro l’anno di risparmio per la sostituzione di scaldacqua elettrico con scaldacqua a metano; 104 euro l’anno di risparmio per l’installazione di caldaia a 4 stelle di efficienza alimentata a gas; tra 109 e 149 euro l’anno di risparmio per l’installazione di 5 mq di collettori solari per la produzione di acqua calda (in località con temperature medie); tra 83 e 272 euro l’anno di risparmio per l’installazione di pompe di calore elettriche ad aria esterna in luogo di caldaie in abitazioni localizzate in una zona climatica con temperature medie.

La produzione di energia rinnovabili è affidata a 3.222 impianti certificati in Italia a fine 2009, di cui 2.202 in esercizio e 1.020 in costruzione. Il primato, per numero, (38% del totale), spetta agli impianti idroelettrici (ne saranno costruiti altri 284), seguiti da quelli eolici, a biogas,a gas di discarica e a biomasse solide. Tuttavia, il maggior contributo in termini di potenza arriva dagli impianti eolici (65%del totale): complessivamente 856 Mw ed una potenza media di 18 Mw. In progetto, la costruzione di altri 275.

Infine, entro la fine del mese la rete elettrica della Turchia sarà interconnessa con la rete elettrica europea. In pratica ciò vuol dire che Teias (la società che gestisce il sistema di trasmissione elettrico della Turchia) potrà comprare e vendere elettricità sul mercato europeo con un collegamento che sostanzialmente rafforza il sistema elettrico turco, ma anche l’affidabilità e la disponibilità del sistema elettrico dell’Unione Europea. Il collegamento è stato realizzato dall’americana Ge, che ha affermato di aver adottato soluzioni di «smart grids» (reti intelligenti) per i sistemi di sicurezza e di integrazione tra le due reti. La Turchia, con le sue notevoli risorse di energie rinnovabili, in particolare nei settori dell’eolico, dell’idroelettrico e del geotermico, può venire incontro alla crescente domanda europea di energie rinnovabili. Infatti, benché quest’ultimo settore sia ancora poco sviluppato in Turchia (sono in esercizio circa 600 Mw rinnovabili) il potenziale è più che rilevante, essendo stimato in oltre 88 mila Mw.