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Energia, ambiente, agroalimentare e biomedicina al centro della ricerca del Cnr

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Energia, ambiente, agroalimentare e biomedicina. Sono queste le tematiche che saranno affrontate nei sei grandi progetti di ricerca scientifica del Cnr partiti oggi e che saranno realizzati in centri di ricerca del Mezzogiorno.

Fonte: Il Tempo.it

Autore: ADN Kronos

Con questi progetti il consiglio nazionale delle ricerche raccoglie di fatto la ‘sfida’ del ministro dell’Economia Giulio Tremonti che ha voluto inserire nella finanziaria 2010 un consistente finanziamento proprio per attivare innovazione e conoscenza nelle regioni del Sud d’Italia. I progetti del Cnr potranno contare su un finanziamento di 50 milioni in tre anni e i risultati che ne deriveranno saranno a disposizione di tutto il sistema delle imprese. A presentare i sei progetti e a dare il via al maxi programma di ricerca per il Mezzogiorno è stato il presidente del Cnr, Luciano Maiani, oggi a Roma nel corso di una conferenza stampa nella sede dell’ente. "La nostra ricerca scientifica può essere trasformata in un valore economico e in innovazione del paese", ha sottolineato Maiani spiegando che questi progetti "faranno da battistrada ad altri programmi di ricerca, e saranno seguiti dai progetti bandiera che il Miur lancerà la prossima settimana". Il maxi programma di ricerca per il Mezzogiorno è un modo diretto "per trasferire in maniera organica innovazione al Sud Italia. Ed è la scommessa che il Cnr raccoglie con tutto il proprio impegno ", ha sottolineato ancora Maiani assicurando che "fermo restando la difesa intellettuale delle nostre ricerche, certamente contiamo sul trasferimento dei risultati che raggiungeranno i nostri scienziati in tematiche così cruciali come l’energia e l’ambiente" alle imprese. Per gestire un programma di ricerca così importante e complesso, il Cnr ha istituito una vera e propria cabina di regia che, coordinata da scienziati dell’ente, farà da riferimento per l’avanzamento di nuove scoperte. Riguardo le collaborazioni con le imprese, Maiani ha ricordato che sono "50 le aziende nate dal Cnr, di cui 32 nuove proposte nel 2010", e molte parteciperanno a questo maxi programma per l’innovazione e lo sviluppo delle regioni meridionali, grazie alla ricerca scientifica. Entrando nel dettaglio tra i progetti di punta c’è ‘l’atlante geotermico’ un progetto che punta a far avanzare le conoscenze sulle risorse geotermiche italiane attraverso la realizzazione proprio di una mappa dettagliata di dove queste si trovino, in particolare nelle regioni del Mezzogiorno. Guidato dalla scienziata Adele Manzella questo progetto durerà tre anni e i suoi risultati sono attesi con grande interesse visto che, ha spiegato Maiani, "l’obiettivo è indicare le grandi prospettive della geotermia in Italia in termini di produzione di energia, specie nel Sud Italia dove ci sono le principali risorse geotermiche italiane". Ancora energia in primo piano nel progetto Efor che punta al fotovoltaico di terza generazione e che vedrà impegnato, per i prossimi tre anni, l’Istituto di nanotecnologie di Lecce e che sarà guidato dal professor Giuseppe Gigli. Efor si occuperà di tecnologie per il fotovoltaico di prossima generazione e di tecnologie per la bioproduzione di idrogeno attraverso processi economicamente e ambientalmente più convenienti. Al progetto collaborano cinque imprese e l’obiettivo è la realizzazione di sistemi fotovoltaici flessibili per una generazione distribuita. Ancora energia in primo piano nel progetto ‘Tecnologie avanzate per l’efficienza energetica e la mobilità a impatto zero’ che sarà guidato dal dirigente di ricerca Vincenzo Antonucci. Il progetto prevede lo studio e la realizzazione di sistemi di edifici e costruzioni intelligenti per il risparmio energetico. Sostenibilità e innovazione nel settore agroalimentare sarà invece il tema del progetto che sarà guidato da Andrea Scaloni dell’istituto per il Sistema produzione animale in ambiente mediterraneo di Napoli. Da questa ricerca gli scienziati si aspettano un contributo decisivo per incrementare la sostenibilità delle produzioni. Obiettivo del quinto progetto è invece la gestione della pesca sostenibile nelle regioni del Sud Italia. Il progetto, che sarà guidato da Fabio Fiorentino dell’istituto per l’Ambiente marino e costiero, vedrà in primo piano la sede di Mazara del Vallo, in collaborazione con le cooperative di pescatori, le associazioni di categoria, le Capitanerie di porto, il Mipaaf e gli assessorati regionali per la Pesca di Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna. Il progetto vuole sviluppare tecnologie per gestire in maniera sostenibile la pesca. Punta invece a farmaci e reti biotecnologiche di qualità genetica il sesto grande progetto per il Sud del Cnr che mira alla identificazione di nuove molecole per la cura di tumori farmaco-resistenti, malattie ereditarie rare, patologie autoimmuni e sclerosi multipla. A guidare il progetto sarà Mariastella Zannini, dell’istituto per l’endocrinologia e l’oncologia ‘Gaetano Salvatore’ di Napoli. In questo progetto sono previste collaborazioni con oltre 20 imprese, associazioni, di categoria e università e centri di ricerca italiani e stranieri.