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Enel Green Power e Legacoop: accordo sulle biomasse

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Il protocollo d’intesa è stato firmato ieri e prevede la possibilità di investire su impianti di microgenerazione da fonti rinnovabili alimentati a biomasse e afiliera corta

Fonte: l’Unità

Autore: MARCO TEDESCHI

 

Un accordo per realizzare e gestire impianti a biomassa. È quello raggiunto da Enel Green Power, leader mondiale delle energie rinnovabili, e da Legacoop, l’associazione che riunisce 15mi-la imprese cooperative, attive in tutte le regioni ed in tutti i settori del nostro Paese. Il protocollo di intesa è stato firmato ieri e prevede per l’appunto la possibilità di investire su impianti di microgenerazione da fonti rinnovabili alimentati da biomasse.
ENERGIA
La biomassa rappresenta la forma più sofisticata di accumulo dell’energia solare e con questo termine si indicano i materiali organici che provengono direttamente o indirettamente dalla fotosintesi. L’energia solare viene "catturata" attraverso un processo di fotosintesi e convertita in materiale organico durante la crescita delle piante. Questo materiale diventa poi la frazione biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui di origine biologica provenienti dall’agricoltura (come sostanze vegetali ed animali), nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali ed urbani. Tutto materiale che serve a creare energia, attraverso un processo di combustione, senza provocare il rilascio di nuova anidride carbonica, principale responsabile dell’effetto serra.
L’accordo, siglato dall’amministratore delegato di Enel Green Power, Francesco Starace, e dal presidente di Legacoop, Giuliano Poletti, è finalizzato alla creazione di un modello di business congiunto per lo sviluppo di una rete di piccoli impianti diffusi su tutto il territorio italiano. Legacoop ed Enel Green Power attiveranno un gruppo di lavoro che avrà lo scopo di identificare, nell’ambito del mondo cooperativo, settori e territori idonei all’approvvigionamento della biomassa forestale e dei sottoprodotti e di selezionare e mettere in pratica le più valide modalità di utilizzo e gestione del calore e del raffrescamento.
La strategia di Enel Green Power nel settore è tesa «allo sviluppo impianti a biomasse a filiera corta, che rappresentano una grande opportunità per il nostro paese, in quanto consentono la valorizzazione del territorio, utilizzando tutti gli scarti del mondo agricolo e le biomasse forestali. Inoltre contribuiscono a ridurre il rischio di dissesto idrogeologico, promuovendo contestualmente lo sviluppo economico e occupazionale delle campagne e dei territori montani».
PROGETTO
Le biomasse sono una delle fonti rinnovabili maggiormente disponibili sul nostro pianeta, con un significativo potenziale di espansione: basti pensare che a livello globale si prevede che il mercato dagli attuali 76 GW raggiunga i 133 GW nel 2020 e superi i 180 nel 2030. Nel nostro Paese si stima che le energie rinnovabili potranno soddisfare circa il 3% del fabbisogno annuo italiano. Per questa ragione Enel ha deciso di «impegnarsi, attraverso Enel Green Power, con progetti di sviluppo delle biomasse, in particolare di quelle a filiera corta, punto di incontro tra mondo agricolo ed energetico».
«L’Italia infatti» spiegano ancora dall’Enel «dispone di una pluralità di materie prime e biomasse che consentono allo stesso tempo di integrare i prodotti agricoli tradizionali e di recuperare aree agricole marginali. Il pieno sviluppo delle filiere agricole e forestali locali e l’ottimizzazione dell’utilizzo delle potature e dei residui agricoli consentiti dalla realizzazione dei nuovi impianti è inoltre in linea con le raccomandazioni UE del ricorso alle biomasse come una delle soluzioni principali per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico e la sostenibilità dell’energia in Europa».
«Si tratta quindi» conclude Enel «di una grande opportunità, non solo perché è un mercato a forte crescita, ma anche perché le biomasse a filiera costa permettono di ridistribuire localmente gli incentivi su agricoltori e fornitori di tecnologie, promuovendo lo sviluppo economico ed occupazionale. La società di Enel dedicata alle fonti rinnovabili ha scelto quindi realizzare mini impianti, ben distribuiti geograficamente ed alimentati da biomasse locali, in grado di valorizzare il territorio ed al tempo stesso incrementare l’indotto».