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Da Cancun al Patto dei sindaci

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Nel documento finale della Cop 16 di Cancun, gli enti locali sono stati riconosciuti attori fondamentali per la lotta ai cambiamenti climatici.

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

La Conferenza dell’ONU sul clima che si è svolta a dicembre a Cancun non ha portato certo a risultati eclatanti, anche se sicuramente più positivi rispetto allo scetticismo con cui era iniziato. Un risultato da ritenersi senza dubbio importante è il fatto che nel documento finale della Cop 16 di Cancun, Regioni, Province e Comuni sono stati riconosciuti come attori fondamentali per la lotta ai cambiamenti climatici.

In effetti, da un recente studio pubblicato dal Kyoto club, è risultato che attraverso misure facilmente attuabili a livello locale si ridurrebbero, per quanto riguarda il contesto italiano, le emissioni di 27,5 miliardi di tonnellate di Co2. Gli interventi cui fa riferimento lo studio riguardano quasi 2 milioni di azioni sulle strutture edilizie opache e oltre 600.000 su quelle trasparenti; la sostituzione di oltre 3,5 milioni di caldaie, 1 milione di condizionatori, 5 milioni di boiler elettrici, 4,5 milioni lampade al mercurio nell’illuminazione pubblica, 3,5 milioni autoveicoli, 1,5 milioni di azionamenti elettrici.

Attività che sono alla portata delle amministrazioni pubbliche che hanno la volontà di attuarle. Spesso invece – come ha sottolineato il direttore del Kyoto club, Beppe Gamba – «gli enti locali non realizzano neanche le misure a costo zero o quelle che si ripagano da sole in 9-12 mesi, senza incidere sul Patto di stabilità».

Ci sono però anche amministrazioni che dimostrano di aver capito il ruolo che gli enti locali possono avere nel combattere i cambiamenti climatici e ridurre la nostra dipendenza energetica; lo dimostra il crescente numero di adesioni al Patto dei Sindaci che si impegnano a progettare e poi ad attuare un piano – così come richiesto dal progetto dell’Unione Europea – di politiche d’incentivazione delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica. Ottenendo anche risultati degni di nota, come il comune di Genova che ha visto pubblicare sul sito ufficiale della Commissione Europea il Piano d’azione per l’energia sostenibile (Seap) predisposto in collaborazione con l’Agenzia Regionale per l’Energia della Liguria e l’Università.

Il Centro di ricerca congiunto della Ue, che è l’organismo che si occupa della valutazione di tutti i Piani, lo ha, infatti, giudicato un documento «ambizioso e ampio, con l’obiettivo di raggiungere un 23% di risparmio di CO2 al 2020 rispetto al 2005 attraverso interventi in tutti i settori chiave ed un approccio trasversale che integra tutti gli strumenti di pianificazione del Comune».

Il Patto dei sindaci sarà il tema centrale del convegno promosso da Confindustria Mantova, in accordo con Legambiente, Regione e Provincia di venerdì 14 gennaio, con l’obiettivo di estendere la conoscenza dei principi, dei benefici e degli impegni previsti dal Patto a tutti i Sindaci dei Comuni del territorio mantovano e, nel contempo, di permettere a quanti hanno già sottoscritto l’intesa di portare direttamente la propria testimonianza.

Ma l’obiettivo ambizioso di ridurre di almeno il 20% le emissioni di anidride carbonica attraverso una maggiore efficienza energetica, un maggior ricorso alle fonti di energia rinnovabile, appropriate azioni di promozione e comunicazione, non è solo appannaggio dei comuni del nord Italia.

In Toscana ad esempio, lo scorso 30 dicembre anche il consiglio comunale di Monteriggioni, ha approvato l’adesione al Patto che prevede la creazione di una task force tecnica che aiuterà i tre comuni della provincia coinvolti nel patto (Monteriggioni, Rapolano Terme e Sovicille) a individuare le iniziative che coinvolgano comune e privati nel miglioramento del bilancio energetico territoriale a partire dal 2012.

Il patto dei Sindaci è poi anche uno dei pilastri su cui è stato sottoscritto all’inizio di questo nuovo anno un protocollo d’intesa tra il Distretto delle Energie Rinnovabili della Toscana, attraverso il Co.Svi.G., con il G.A.L. Mongioie nel territorio cuneense e con il G.A.L. delle Montagne Vicentine, reggenza dei sette comuni con capoluogo Asiago. Un patto che ha tra i suoi obiettivi quello di promuovere azioni di utilità sociale, ambientale, sviluppo delle fonti rinnovabili, risparmio ed efficienza energetica, utilizzo armonioso delle risorse negli ambiti territoriali di competenza, al fine di favorire lo sviluppo sostenibile.

Grazie a quest’accordo, si coordinano, i tre Poli che anche attraverso il Patto dei Sindaci vogliono rappresentare un modello nella lotta ai cambiamenti climatici, puntando alla realizzazione di interventi integrati e complementari per uno sviluppo socio-economico dei territori e per la valorizzazione delle risorse locali nel rispetto della sostenibilità ambientale.