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Cultura, arte e spettacolo animano l’estate dei territori geotermici

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Chiusdino, Radicondoli, Santa Fiora, Volterra: un ricchissimo cartellone di arte, cultura, spettacoli per attrarre il turismo nelle aree geotermiche della Toscana

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

Lo splendido scenario dell’Abbazia di San Galgano, nel Comune di Chiusdino, ha fatto anche quest’anno da palcoscenico per l’International Music Fest che dall’11 al 27 luglio ha visto alternarsi spettacoli di musica e danza: dal rock dei Pink Floyd, alla classica con il pianoforte di Simone Sala, passando per la lirica, con il Nabucco di Giuseppe Verdi, la musica celtica di Kay McCarthy, il Blues della Treves Blues band e la serata conclusiva dedicata al jazz con il Sara Jane Morrison Quintet.
Il passaggio di testimone è con altri festival culturali che vedranno protagonisti i borghi del territorio geotermico toscano, per attrarre visitatori a conoscere la ricchezza storica e culturale oltre alle caratteristiche peculiari di queste aree che rappresentano un patrimonio di grande importanza per la produzione di energia rinnovabile non solo per la Toscana ma per l’intero Paese.
Dal 26 luglio andrà di nuovo in scena il Festival di Radicondoli intitolato quest’anno “Armonie per un teatro necessario” che, come si legge nella presentazione “cerca di essere un punto di incontro tra i vari linguaggi dell’arte, offrendo un intenso programma di spettacoli di teatro e danza, concerti, mostre, spettacoli per bambini, incontri con artisti e molte altre iniziative, dalle degustazioni di prodotti del territorio al dopo festival jazz” che si terrà al poggio di Radicondoli.
Un ricco cartellone con Luca Lazzareschi, Pamela Villoresi, Fabrizio Arcuri per citarne solo alcuni, allieterà le serate dal 26 luglio al 3 agosto con spettacoli e rappresentazioni “work in progress” in una scenografia suggestiva quale quella di Radicondoli.
“Un appuntamento da non perdere anche per riscoprire un territorio ancora vergine e ricco di peculiarità naturali e artistiche, che ne fanno un unicum, pur dentro un’area già di grande e notorio pregio, come quella del senese. Il fenomeno della geotermia che caratterizza Radicondoli, e quindi l’utilizzo di fonti alternative di energia, ha avviato da tempi non sospetti uno sviluppo che è proceduto insieme alla Terra, in amicizia con le sue forze e non a suo discapito. E questa morfologia è ispirante anche per le forme della cultura del futuro, che deve essere lungimirante, armonica e ri-fondatrice, e non episodica”, come spiega il direttore artistico Massimo Luconi.
Per i giorni del Festival sarà inoltre aperta la mostra di scultura dell’artista senegalese Moussà Traorè “Visioni da Dakar”, realizzata con oggetti di scarto.
«Questa edizione del festival –ha scritto il Sindaco Emiliano Bravi nella presentazione- contiene elementi di grande aspettativa e di grande entusiasmo e in maniera ancora più matura e consapevole del passato, crea nuovi percorsi per i giovani e i professionisti locali mettendo insieme il progetto spettacolare con la formazione professionale e stabilendo connessioni con i molti fermenti culturali di Radicondoli».
A Volterra, dal 28 luglio al 3 agosto va in scena la seconda parte del Festival del Teatro, ospitato quest’anno nel teatro romano del periodo augusteo che torna a vivere dopo duemila anni e dove, per la prima volta, il pubblico potrà accedervi attraverso un percorso archeologico che ripercorre l’ingresso originale. La platea sarà allestita nel semicerchio che in antichità era destinato al coro, mentre il palcoscenico sarà collocato nella sua sede originale. Fondatore e direttore artistico della manifestazione è Simone Migliorini, che da vent’anni si dedica alla struttura archeologica valorizzandola con lo spettacolo dal vivo e che quest’anno metterà in scena la “Trimalcena Luculliana” e la cerimonia di consegna dei premi “Ombra della sera” -la famosa statuetta etrusca assunta da anni a “oscar” del teatro e della cultura- a Moni Ovadia, Aurelio Grimaldi ed Edoardo Siravo.
Anche Santa Fiora presenta la XV edizione del Festival “Santa Fiora in Musica” con concerti, nel segno della musica classica e di qualità, dal 16 luglio al 24 agosto.
Ad aprire il Festival è stato il concerto dell’Orchestra Regionale della Toscana, a chiudere, il 24 agosto saranno la Corale “Padre C. Vestri” e la Filarmonica “G. Pozzi” che affiancheranno cantanti solisti di chiara fama nell’opera “Il Trovatore” di Giuseppe Verdi.
La manifestazione si articola in ventisei eventi che vedranno la presenza di interpreti internazionali come il chitarrista brasiliano Zé Galìa e il violinista colombiano Wiliam Esteban Chiquito Henao. Accanto al jazz di Enrico Rava (che si esibirà con la Siena Jazz) e alla voce bluesy di Rossana Casale sarà la musica classica a farla da padrone, con concerti di orchestre ma anche di formazioni cameristiche e recital di importanti solisti, tra cui il concerto dei Solisti della Scala (Meloni – clarinetto, Di Rosa – oboe e Yashikawa – pianoforte), il Quartetto d’Archi Noûs e la già citata ORT con la tromba solista di Donato De Sena. Non mancano le proposte per chi ha un approccio più leggero alla musica: la serata con “I Musici e Danilo Sacco” ma anche quella con gli amiatini "Leggera Electric Folk Band" e , non poteva mancare, il “Coro dei Minatori di Santa Fiora”.
Tutti i concerti si svolgeranno nei luoghi caratteristici del comune di Santa Fiora: l’Auditorium della Peschiera, il Nuovo Teatro Comunale, il Convento della SS. Trinità della Selva e nelle principali piazze del paese.