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Crescita esponenziale nel settore dell’energia geotermica

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Il rapporto Geothermal Energy: International Market Update 2010 indica un aumento del 20% dell’energia geotermica a livello globale tra il 2005 e il 2010, e del 52% solo negli ultimi tre anni, con settanta nazioni che hanno attualmente progetti in fase di sviluppo.

Fonte: GeotermiaNews.it

Autore: Redazione

Lo scorso 21 Maggio, a Washington DC, l’associazione geotermica internazionale Gea, nell’ambito della propria conferenza annuale, ha pubblicato un ampio e dettagliato studio sulla situazione del settore geotermico a livello planetario, il “Geothermal Energy: International Market Update 2010”.

<<L’industria dell’energia geotermica è un attore chiave nel mercato globale di oggi- ha sottolineato il direttore esecutivo di Gea, Karl Gawell – e questo è un momento particolarmente emozionante del settore caratterizzato da una crescita esponenziale>>.

Effettivamente, da quanto emerge dal rapporto, l’energia geotermica è in rapida crescita in tutto il mondo, avendo raggiunto un aumento globale del 20% tra il 2005 e il 2010, e del 52% solo negli ultimi tre anni, con settanta nazioni che hanno attualmente progetti in fase di sviluppo. E anche se gli Stati Uniti continuano a mantenere la leadership della produzione, con la maggior parte dei MW installati, tra il 2005 e il 2010 è la Germania che ha mostrato la più rapida crescita a livello globale come produttore di energia geotermica.

I paesi che in quel lasso di tempo hanno realizzato il maggior incremento di capacità installata in termini assoluti vedono al primo posto gli Usa (530 MW), al secondo l’Indonesia (400 MW), al terzo l’ Islanda (373 MW), al quarto la nuova Zelanda (193 MW) e al quinto la Turchia (62 MW). In termini percentuali è invece la Germania al primo posto seguita da Papua Nuova Guinea, Australia, Turchia e Islanda.

Nel panorama mondiale sono due le regioni in cui è maggiore lo sviluppo geotermico: l’Africa dove erano sei i paesi nel 2007 ad avere programmi di sviluppo geotermico e sono diventati 11 nel 2010 e l’Europa, dove si è passati da 10 paesi con progetti in fase di sviluppo a 24 nel 2010.

 

In queste due aree del pianeta, la politica e lo sviluppo geotermico hanno mostrato di collaborare attivamente per ottenere questi risultati <<si tratta di capire – ha sottolineato Karl Gawell -se la politica e il sostegno finanziario per lo sviluppo geotermico continueranno nel corso del tempo e se saranno implementati per far fronte alle future fasi di sviluppo.>>

 

Lo sviluppo geotermico risulta essere un mercato in espansione sia per le tecnologie EGS (Enhanced Geothermal Systems) che per lo sviluppo delle basse temperature e questo è un aspetto marcatamente evidente nei paesi europei, in particolare in Francia, Germania, Lettonia e nel Regno Unito, dove l’esplorazione e lo sviluppo delle risorse locali sono supportati da politiche governative che rendono fattibili progetti a maggior rischio e a maggior costo e che hanno inserito lo sfruttamento geotermico nelle più ampie iniziative contro il cambiamento climatico.

L’Unione europea sta svolgendo un ruolo centrale nel promuovere lo sviluppo dell’energia da fonti rinnovabili, e questo ha contribuito alla crescita del settore geotermico sia per gli usi diretti nel teleriscaldamento sia per la produzione di energia elettrica. E la Banca europea per gli investimenti (BEI) è stata e continuerà probabilmente ad essere strategica nel perseguire gli obiettivi di sviluppo geotermico nell’Unione europea, specialmente nel finanziamento della ricerca e sviluppo.

Così come il progetto GEOFAR (Geothermal Finance and Awareness in European Regions – Finanza e Consapevolezza Geotermica nelle Regioni Europee) finanziato dall’Unione europea serve anche a sviluppare e promuovere il finanziamento per i progetti geotermici come parte del programma Intelligent Energy Europe (IEE).

Il Consiglio europeo dell’energia geotermica (EGEC) ha fissato obiettivi per la potenza elettrica installata provenienti da impianti geotermici di 5000 MW complessivi per tutta Europa entro il 2020, che diventeranno di 15.000 MW entro il 2030. L’obiettivo per il settore geotermico è arrivare a contribuire per il 5% nella produzione totale di energia in Europa al 2030.