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Con le rinnovabili da Biella alla Francia

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Imprese. Sinergia vincente in Piemonte
Gli obiettivi sono ambiziosi: «Raggiungere, entro il 2015, il 5% di quota del mercato francese come target di vendita rispetto al segmento 0-36 Kw. Il tutto con un’offerta rigorosamente made in Italy»

Fonte: Il Sole 24 Ore

Autore: Carlo Andrea Finotto

Prima l’alleanza all’insegna del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili made in Italy. Ora lo sbarco sul mercato francese, ad appena quindici mesi dall’accordo strategico precedente. Era, infatti, il 3 aprile 2012 quando è stato siglato l’accordo tra Punto Fotovoltaico, società di Massazza (Biella) con oltre 70 punti vendita sul territorio nazionale dedicati alle soluzioni per il risparmio energetico, e Solsonica, azienda di Cittaducale (Rieti) tra i primi produttori in Italia di celle, moduli e soluzioni fotovoltaiche. La sinergia sull’asse Biella-Rieti ha puntato fino ad ora a fornire servizi e consulenze a piccole e medie imprese, pubbliche amministrazioni e installatori.
Ora le due società mirano a esportare in Francia il modello di business energetico e l’intesa commerciale sperimentata in Italia. Gli obiettivi sono ambiziosi: «Raggiungere, entro il 2015, il 5% di quota del mercato francese come target di vendita rispetto al segmento 0-36 Kw. Il tutto con un’offerta rigorosamente made in Italy» chiarisce Tommaso Lascaro, fondatore e presidente di Punto Fotovoltaico, società di cui detiene il 49% delle quote insieme all’amministratore delegato Alessia Narchialli (il restante 51% fa capo dal 2011 al fondo Gate, di Riello Investimenti). L’azienda biellese nell’ultimo anno ha ampliato il raggio d’azione sempre sul fronte dell’efficienza energetica, affiancando solare termico, mini-eolico, eco-case in legno, domotica all’iniziale business fotovoltaico. I risultati sembrano dare ragione alla strategia: il fatturato consolidato è passato dai 40 milioni di euro del 2011 ai 44 del 2012 (+10%), con 10mila impianti fotovoltaici e 500 di solare termico realizzati in tutta Italia, 10mila clienti e 3mila contratti di manutenzione.
«Il sistema di incentivi varato dal presidente Hollande – spiega Tommaso Lascaro – è fatto in maniera intelligente, a vantaggio di una crescita fisiologica del mercato delle rinnovabili, con un buon livello di incentivazione per i piccoli impianti e capace di premiare moduli e celle Made in Ue, così come prodotti a integrazione architettonica e alta tecnologia come quelli realizzati da Solsonica».
Quest’ultima (che fa parte del gruppo internazionale Eems, quotato a Milano nel segmento Star) ha chiuso il bilancio 2012 con oltre 66 milioni di euro di ricavi, in flessione rispetto ai 106 milioni del 2011. Una frenata, si legge nella relazione di bilancio approvata alcuni gioni fa, «diretta conseguenza della forte riduzione dei prezzi medi di vendita che ha caratterizzato l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012. Infatti, in termini di volumi nel corso del 2012 le vendite sono state pari a circa 81 MW verso gli 85 MW venduti nel 2011; i prezzi medi di vendita invece hanno mostrato una flessione media pari a circa il 36% rispetto al 2011». Del resto, che la situazione sia difficile da decifrare lo conferma Lascaro: «È difficile azzardare previsioni, a causa di un andamento del mercato decisamente altalenante. Ci aspettiamo, però, una tenuta sia sul fronte degli impianti installati che su quello della copertura territoriale. Anzi, puntiamo a incrementare la rete di circa il 20%. Nel 2013, inoltre, prevediamo un incremento del 30% nell’installazione di tutti i sistemi cosiddetti "non fotovoltaici"».