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Autobus elettrici e centraline di ricarica: il futuro passa dalla Maremma

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Citt e Cosvig assieme al Cnr partner del progetto Autobus elettrico che vede Rama Spa a fianco di due aziende cinesi per realizzare il primo autobus di 12 metri alimentato con energie rinnovabili

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Rama spa è la società che ha gestito per 97 anni il servizio di trasporto pubblico locale nella provincia di Grosseto e dal primo agosto assieme a Atm spa di Piombino), Lfi spa di Arezzo e Train spa di Siena darà vita a Tiemme, Toscana Mobilità, l’azienda che fornirà il servizio al territorio della Toscana meridionale.

Ma Rama non è comunque destinata a scomparire, anzi intende rilanciare e per il futuro ha già in animo piani di sviluppo sulla mobilità sostenibile che hanno al centro il progetto “Autobus elettrici” in partnership con due aziende cinesi e su cui un ruolo chiave sarà svolto da Citt e da Cosvig che operano da tempo con la divisione Energia e trasporti del Cnr, coinvolta a sua volta nel progetto.

<<Un progetto di politica industriale- lo ha definito il presidente della provincia di Grosseto, Leonardo Marras – con l’obiettivo di ammodernare il sistema di trasporto pubblico rivolto ad un territorio di grande qualità ambientale, quale quello in cui opera>>

Il progetto Autobus elettrici è stato avviato nel 2008 tra Rama spa come partner europeo e due aziende cinesi Alfabus, leader nella produzione di autobus e Leibo anch’essa leader nel settore della produzione di motori elettrici. Il ruolo di Rama è stato quello di supporto in merito agli aspetti normativi, amministrativi e burocratici necessari per poter entrare nel nostro mercato mentre Citt con il Cnr stanno fornendo il know tecnologico per quanto riguarda la possibilità di sviluppare attività di re-ingegnerizzazione sul prodotto e sul processo finalizzate al miglioramento tecnologico dell’autobus cinese e contemporaneamente sviluppare la tecnologia per le centraline di ricarica.

Dopo vari step il progetto è giunto alla sua definizione nel corso della recente trasferta all’expo di Shangai, dove è stato siglato l’accordo che porterà il prossimo 30 marzo all’omologazione del primo autobus elettrico di 12 metri per il trasporto urbano ed extraurbano e alla sua immatricolazione in Italia.

La Cina ha investito ingenti risorse finanziarie in questo progetto e ciò ha permesso di compiere molte sperimentazioni sino ad arrivare al prototipo che verrà omologato il prossimo anno e per quanto riguarda il territorio toscano vi potranno essere importanti ricadute.

<<L’obiettivo è quello di puntare a centraline di ricarica alimentate direttamente con energie rinnovabili – ha detto il responsabile del dipartimento del Cnr, Antonucci – e puntiamo a fare sì che siano pronte assieme all’autobus elettrico, su cui lavoreremo anche per ammodernare le batterie così da farle essere più efficienti e di minore ingombro>>.

Quindi possibilità di sviluppare progetti di innovazione tecnologica così come di dare avvio a filiere produttive che potrebbero avere interessanti ricadute occupazionali per il territorio toscano e maremmano in particolare.