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ASL: «La riservatezza tutela i cittadini»

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L’Asl spiega perché i dati dello studio sulla salute nelle aree geotermiche saranno segreti

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Grosseto

Autore: Il Tirreno, Cronaca di Grosseto

«La riservatezza è prevista semplicemente per tutelare la privacy dei cittadini coinvolti nell’indagine, come avviene anche per altre simili ricerche». Nessuna volontà di mantenere i dati top secret, spiega l’Asl a proposito della clausola sulla riservatezza contenuta nella scheda operativa allegata al decreto che sigla l’accordo tra Asl e Ars per svolgere uno studio epidemiologico sullo stato di salute di chi vive nelle aree geotermiche, e che prevede che il personale dell’Asl non porti a conoscenza di terzi il programma di collaborazione, ma «un modello operativo studiato e pensato per garantire qualità della ricerca senza ledere il diritto alla riservatezza dei cittadini sul proprio stato di salute». La fase IV dello studio prende avvio nei prossimi giorni e si concluderà il 31 dicembre 2017. Oltre ai dati correnti prevede anche indagini clinico-strumentali ad hoc. «È ovvio – spiega l’Asl – che, fino al momento della loro aggregazione e della loro elaborazione, questi dati non verranno resi noti ad altri soggetti non coinvolti direttamente nell’indagine. Ed è altrettanto ovvio che i professionisti che conducono il lavoro siano vincolati dalla clausola di riservatezza, nonché dal segreto professionale. Precisiamo che anche i dati inviati dalle Asl all’Ars per essere analizzati ed elaborati, sono in forma anonima. La clausola di riservatezza, quindi, è stata introdotta ad esclusiva tutela dei cittadini e non ha alcun impatto sui metodi e i risultati dello studio, che saranno resi noti e costantemente aggiornati