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Appalti, Enel e Pomarance vicini allo scontro titanico

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Durissimo il sindaco Martignoni contro la società che «non rispetta gli accordi». Dei 120 milioni all’anno di commesse solo 15 sono assegnati ad aziende della zona.

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Cecina

Autore: Andreas Quirici

«Siamo pronti a uno scontro titanico. Magari anche a chiudere le strade». Ascolti il sindaco di Pomarance, Loris Martignoni, e spalanchi gli occhi. Sempre pacato e riflessivo, questa volta sembra davvero su tutte le furie. «Certo, perché l’accordo con Enel sulle ricadute degli appalti per la geotermia non sono rispettati – afferma – E questo non va per niente bene». Il tema è chiaro. Il colosso del settore energetico dà in appalto un equivalente di 120 milioni l’anno per la manutenzione degli impianti presenti nei territori geotermici, Amiata compresa. Ma di tutta questa montagna di denaro in Valdicecina e zone immediatamente limitrofe ne restano pochi. «Una quindicina – prosegue Martignoni – che non rappresenta nemmeno da lontano la quota di 60 compresa nell’accordo sottoscritto pochi mesi fa. E che se fosse rispettato permetterebbe di risolvere il problema dell’occupazione nella nostra zona». Secondo il sindaco di Pomarance se il denaro che resta in Valdicecina attualmente dagli appalti Enel fosse triplicato consentirebbe di creare come minimo 200 posti di lavoro. «Anche 300 – azzarda Martignoni – E sarebbe un grandissimo volano per l’economia di quest’area. Il problema è che, nonostante l’accordo, Enel appalta ad aziende che vengono da fuori senza tenere conto di quello che abbiamo concordato. Però ci si dimentica che il vapore che sfrutta appartiene alla gente che vive nei comuni geotermici e che sopporta questa industrializzazione pensando alle ricadute economiche. Ma se queste vengono meno non ha senso continuare a permettere questo sfruttamento». A breve, comunque, ci potrebbe essere un confronto decisivo per far cambiare rotta a una vicenda di cui si discute da molto tempo. «Dobbiamo incontrare i vertici di Enel proprio per la verifica dell’accordo – prosegue Martignoni – ma è bene chiarire subito un punto. Siamo pronti allo scontro per far valere i nostri diritti». E, secondo il sindaco, non si tratta neppure di un problema logistico o di infrastrutture, problema perenne della Valdicecina. «È anche interesse di Enel mantenere in vita un territorio che offre la base della sua attività – dice ancora Martignoni – Se viene distribuita ricchezza è più facile migliorare le vie di comunicazione e le infrastrutture».