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Agricoltura ad Arcidosso, un bando per sostenere le aziende

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Diversità Basic (diversità biologica amiatina in una strategia integrata condivisa) è il progetto integrato territoriale messo in campo dall’associazione GenomAmiata di Arcidosso che concorre al bando Multimisura per progetti integrati territoriali (Pit) della Regione.

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Grosseto

Autore: F.B.

L’associazione opera per predisporre, in qualità di capofila, un progetto territoriale integrato a cui partecipano vari imprenditori della produzione primaria, della trasformazione e della commercializzazione, associazioni ed enti pubblici, aderenti a un accordo territoriale per risolvere alcune criticità ambientali. Le azioni sono messe in campo attraverso investimenti di vario tipo che coprono aspetti in un determinato territorio. Tutti coloro che sono interessati, possono chiedere di entrare a far parte del progetto, sia come partecipanti diretti, che come partecipanti indiretti. I primi sono i soggetti che intendono aderire al progetto e attuare investimenti connessi ai bandi delle diverse sottomisure previste dal Pit. Diventeranno, così, beneficiari dei sostegni finanziari pubblici previsti dal Programma di Sviluppo Rurale della Regione Toscana (PSR 2014-2020). I secondi sono invece coinvolti indirettamente nella realizzazione degli obiettivi del Pit, poiché possono giovarsi delle ricadute positive della realizzazione del progetto stesso, ma non richiedono contributi. GenomAmiata, come capofila del progetto, assumerà l’onere di coordinare l’attività dei partecipanti, garantire il rispetto degli impegni assunti con la sottoscrizione dell’accordo territoriale, curare i rapporti con la Regione Toscana per tutto ciò che attiene la realizzazione e il buon esito del progetto. L’associazione stessa sarà partecipante diretto attivando la sottomisura 16.5 “Sostegno ad azioni congiunte per il miglioramento ambientale, la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici”. «Il bando rappresenta un’opportunità rilevante per il territorio amiatino, sia per il consolidamento delle singole imprese, che per un rafforzamento dell’organizzazione e delle relazioni di filiera, prevedendo per il perseguimento di tali obiettivi importanti sostegni finanziari (contributi a fondo perduto dal 40 per cento al 100 per cento)», spiega Giovanni Alessandri che segue col suo studio Agricis la strutturazione del piano amiatino. Le operazioni che è possibile attivare nell’ambito del bando Pit riguardano, in particolare, la gestione della risorsa idrica per scopi produttivi, incentivi per l’uso delle energie rinnovabili nelle aziende agricole; la conservazione e il ripristino degli elementi caratteristici del paesaggio, salvaguardia e valorizzazione della biodiversità; sostegno alla cooperazione di filiera, sia orizzontale che verticale, per la creazione e lo sviluppo di filiere corte e mercati locali. Nella fase di predisposizione del progetto è stata attivata la collaborazione delle associazioni professionali agricole Cia, Coldiretti e Confagricoltura e dell’Unione dei Comuni Montani Amiata Grossetana e dell’Unione dei Comuni Montani Amiata Val d’Orcia. L’associazione GenomAmiata dovrà presentare alla Regione Toscana la proposta di Pif entro le 13 di lunedì 31 ottobre, salvo proroghe. Per informazioni: 0564 965258, o info@genomamiata.org.