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A Castelnuovo Val di Cecina il primo impianto integrato geotermia-biomasse

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Sono iniziati nel comune dell’area geotermica tradizionale i lavori per la realizzazione di un impianto a biomassa forestale di filiera corta che integrerà la produzione della centrale geotermica Cornia 2 con 5 MW di potenza aggiuntiva.

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

Sono iniziati a metà novembre i lavori presso la centrale geotermica “Cornia2” di Castelnuovo Val di Cecina, di proprietà Enel Green Power, per la realizzazione del primo impianto al mondo che utilizzerà la biomassa per surriscaldare il vapore geotermico, con l’obiettivo di incrementare l’efficienza energetica e la produzione elettrica del ciclo geotermico stesso.

All’impianto geotermico esistente sarà, infatti, affiancata una piccola centrale alimentata a biomasse vergini, di origine forestale e prodotte in un raggio di 70 km calcolato in linea d’aria dal sito dell’impianto.

Con il calore prodotto dall’impianto a biomasse sarà surriscaldato il vapore in ingresso alla centrale geotermica per passare da una temperatura iniziale compresa tra i 150° e i 160° a una di 370°–380°, in maniera tale da accrescere la produzione elettrica, sia per l’incremento dell’efficienza del ciclo (legato alla minore umidità del fluido) che per la maggiore entalpia assunta dal fluido geotermico stesso.

Si tratta di un’innovazione tecnologica di grande valore –spiegano ad Enel Green Power- perché si tratta di un intervento ad impatto ambientale vicino allo zero, andando ad integrare un insediamento industriale già esistente, mantiene la totale rinnovabilità della risorsa e del ciclo e anzi coniuga due fonti rinnovabili per una produzione che apre nuovi scenari a livello internazionale”.

L’impianto a biomasse fornirà una potenza aggiuntiva di 5 MW, che affiancherà i 13 MW attuali della centrale. Il sistema, nella sua nuova configurazione, consentirà di ottenere una maggior produzione stimata in 37GWh/anno, con 17mila tonnellate annue ulteriori di CO2 evitate.

Altri benefici potranno derivare dall’uso efficiente dei sottoprodotti agricoli e agroindustriali, dalla manutenzione ottimale del patrimonio forestale con conseguente prevenzione del rischio idrogeologico e dalla significativa disponibilità di calore di tipo cogenerativo. Molto importante anche la ricaduta occupazionale che, tra gestione diretta e indiretta per il reperimento della risorsa nel processo di filiera corta, conterà dai 35 ai 40 addetti.

Un elemento sottolineato positivamente dal Sindaco di Castelnuovo Val di Cecina che aveva dichiarato al Tirreno che «in questo momento l’apertura di un nuovo impianto rappresenta per l’Alta val di Cecina una risorsa importante per le ricadute occupazionali che si porta dietro».

L’investimento di Enel Green Power per la realizzazione dell’impianto è di oltre 15 milioni di euro e la conclusione dei lavori di cantiere è prevista entro la prima metà del 2015.

«La Toscana, grazie alla sua esperienza ormai centenaria nella geotermia, si trova già nel futuro –ha sottolineato l’amministratore delegato di Enel Green Power Francesco Venturini – le tecnologie ibride sono la nuova frontiera delle rinnovabili per ottimizzare i risultati e questo impianto, che integra in maniera innovativa biomassa e geotermia, rappresenta un modello replicabile per aprire nuovi scenari di sviluppo energetico, economico e occupazionale per il territorio».