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18 Febbraio 2011: al CITT i sindaci geotermici e la Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili riuniti per “M’illumino di meno 2011”

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I sindaci geotermici e la Comunità del Cibo a Energia Rinnovabile riuniti per M’illumino di Meno

Fonte: CITT

Autore: CITT

Chi ha deciso di unirsi all’happening organizzato a Monterotondo M.mo al CITT (Centro Internazionale per il Trasferimento dell’Innovazione Tecnologica sulle Fonti Energetiche Rinnovabili), in occasione della kermesse di "M’illumino di Meno 2011", ha trascorso un piacevole pomeriggio e ha potuto gustare le prelibatezze di questo territorio nascosto fra le colline della Toscana.

Davvero tanta gente è venuta ad ascoltare i propri amministratori che raccontavano cosa si può fare per risparmiare energia anche quando si rappresenta e amministra comuni piccoli e piccolissimi.

Intorno al tavolo ci sono i Primi Cittadini (o qualche loro assessore delegato per l’occasione) dei comuni geotermici toscani: Monterotondo M.mo, Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Radicondoli, Chiusdino, Monteverdi M.mo, Montieri, Roccalbegna e Santa Fiora.

Questi sindaci hanno dimostrato stasera quanto sono importanti i contributi che possono garantire con il loro impegno quotidiano nel governare territori vasti e poco antropizzati, eppure con tanta ricchezza e risorse nascoste fra le dolci pieghe di queste colline. Non è facile amministrare con poche risorse economiche, ma molto patrimonio da gestire. Solo la passione e il senso di appartenenza a queste terre consentono di abbracciare un compito non facile: ad aiutarli, il supporto dei cittadini. Il loro contatto quotidiano, il confronto continuo fa si che si possano realizzare cose grandi anche quando si è fra i più piccoli.

M’illumino di meno 2011 è stata l’occasione per dar voce alle tante cose che si muovono su queste terre. Il CITT ha fornito l’ospitalità a questo coro di voci.

Si è parlato di teleriscaldamenti geotermici e a biomassa che garantiscono calore "buono" nelle case dei cittadini, di impianti che con le energie rinnovabili garantiscono la diversificazione delle fonti a disposizione, e poi di illuminazione pubbliche ad alta efficienza, di interventi sugli edifici per migliorare le loro performance energetiche, di incentivi per i cittadini che investono in efficienza energetica (dagli elettrodomestici ai piccoli impianti domestici per la produzione di enrgia e calore).

Eppure qui di energia se ne produce davvero tanta, perchè proprio qui il calore della terra affiora quasi prepotentemente e consente di produrre milioni di kWh a vantaggio di tutta l’Italia. Ciò nonostante nessuno qui si è sentito soddisfatto e si è fatto carico di ben altro.

Poi, poco dopo le sei, si spengono le luci e, alla fiamma di candele tricolori, la Comunità del Cibo a energie rinnovabili invita a degustare i buoni prodotti di queste colline toscane. Mentre si assapora qualche giottoneria e si beve del buon vino, i commensali hanno dato un occhio alle immagini che arrivavano via etere dal Castello di Rivori. In Piemonte, per conto di tutti i sindaci riuniti a Monterotondo, c’era Marcello Giuntini, sindaco di Montieri, fra i 150 che festeggiavano la giornata del risparmio energetico e l’Unità d’Italia.

La tavola imbandita, ricca di delizie per i palati sopraffini (pecorini, salumi di cinta senese, pane cotto a legna, dolci di farina di castagne, olio buono e vino), non ha trascurato i principi sposati dalla Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili: buono, pulito e giusto. I piccoli produttori che, sotto l’egida di Slow Food e Co.Svi.G., si sono riuniti nella Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili, sanno cosa vuol dire fare prodotti di eccellenza, con le risorse di questo territorio e riducendo al minimo il loro impatto sull’ambiente: questi prodotti sono ottenuti utilizzando energie rinnovabili nel loro processo produttivo, legna, vapore geotermico o sole. Il resto viene dalla maestria di questi produttori che conoscono il loro lavoro e sanno come ottenere un cibo di siffatta qualità.

Dopo la ricca merenda, si è continuato a discutere e a confrontarsi fino a sera tarda, perchè gli argomenti sono tanti e non può bastare un pomeriggio per esaurire la discussione.

Al CITT, infatti, si tornerà a ncora ad incontrarsi e a parlare di questi temi. Già sono in programma nuovi incontri per le prossime settimane. Così, l’arrivederci alla Fattoria di Lago è stato il saluto scambiato rientrando alle proprie case stasera.

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