È stato firmato ieri, giovedì 26 settembre, a Trento un protocollo d’intesa per realizzare la Community Network Guglielmo Marconi: un percorso per promuovere l’innovazione tecnologica volta a uno sviluppo sostenibile del Paese.
L’obiettivo è creare una rete tra realtà attive nel mondo dell’innovazione, dello sviluppo sostenibile e della ricerca, per unire competenze, conoscenze, abilità e idee per sviluppare infrastrutture e piattaforme tecnologiche e diffondere innovazione e sviluppo sui territori.
Il progetto nasce dall’alleanza tra la Fondazione Marconi, la Fondazione Spadolini Nuova Antologia e la Fondazione Casa natale Enzo Ferrari, tre iniziative nate per tenere vivo la memoria di altrettanti protagonisti della storia del nostro paese e per trasmettere il valore storico e scientifico delle loro attività alle generazioni future.
La strada della creazione di una community, scelta dai promotori, è tesa a mettere assieme realtà impegnate sugli stessi obiettivi di promuovere il territorio e fare cultura anche grazie all’innovazione.
Lo sviluppo della banda larga, ad esempio, potrà garantire un più semplice ingresso sul mercato per le imprese; l’innovazione tecnologica potrà aiutare lo sviluppo in chiave sostenibile; la creazione di network e di sistemi territoriali renderà più facile veicolare le conoscenze e promuovere le eccellenze.
L’obiettivo, dunque, è promuovere, anche a livello internazionale, quanto esiste già di buono sul territorio riguardo all’innovazione tecnologica, implementare la ricerca e mettere a sistema le conoscenze.
«Per raggiungere il nostro obiettivo –ha spiegato Alessandro Zorer, amministratore delegato di Trentino Network- puntiamo alle infrastrutture che consentono la diffusione della conoscenza, della creatività, della libertà e mobilità, della qualità dell’ambiente naturale e culturale. In altre parole, desideriamo valorizzare le migliore risorse dei territori puntando sull’innovazione, come facciamo nella nostra provincia, per metterle al servizio delle altre comunità e migliorare la qualità della vita dei cittadini».
Il progetto ha coinvolto la Fondazione Guglielmo Marconi (Villa Griffone a Pontecchio, la casa paterna di Marconi, sarà la sede di rappresentanza); la società che gestisce lo sviluppo di servizi innovativi in Emilia e la relativa integrazione nella rete Lepida; il CoSviG che dovrà occuparsi della ricerca e delle tecnologie emergenti legate allo sviluppo della geotermia.
Lo scopo è quello di mettere le basi per costruire contatti con la «gente di impresa», in sinergia con le altre strutture del Trentino, dell‘Emilia e della Toscana che hanno già una base importante nel campo nel campo della ricerca e dell’innovazione.