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Geotermia e sviluppo dei territori: oltre l’elettricità c’è di più

La geotermia, storicamente radicata in Toscana, non è solo una fonte rinnovabile di energia elettrica, ma rappresenta un’opportunità straordinaria per lo sviluppo socioeconomico dei territori che la ospitano

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La geotermia, storicamente radicata in Toscana, non è solo una fonte rinnovabile di energia elettrica, ma rappresenta un’opportunità straordinaria per lo sviluppo socioeconomico dei territori che la ospitano


La condivisione dei benefici socioeconomici della geotermia con le comunità locali è fondamentale per l’utilizzo sostenibile di questa risorsa. La trasparenza delle informazioni e il coinvolgimento attivo delle comunità, attraverso iniziative educative e culturali, aiutano a ridurre la distanza tra operatori e comunità locali, costruendo fiducia e consapevolezza tecnologica. Si tratta di attività volte ad ottenere la “Licenza Sociale” per operare, già applicata in ambito minerario e basata su un continuo processo di coinvolgimento delle comunità locali, che porti a soddisfarne le aspettative in termini di sviluppo sociale. Piani di investimento in geotermia che dedicano a questo tipo di iniziative sono fondamentali per acquisire un buon livello di accettabilità da parte di cittadini e istituzioni.
Parte dei proventi derivanti dall’uso della geotermia dovrebbe essere redistribuita in favore delle comunità, per promuovere iniziative dove i cittadini hanno un ruolo attivo e dalle quali traggono vantaggi diretti, come nel caso delle comunità energetiche rinnovabili. Il coinvolgimento degli operatori economici locali nei progetti geotermici, tuttavia, stimola l’economia regionale e locale, creando nuove opportunità di business e posti di lavoro. Meccanismi per privilegiare personale qualificato e imprese del territorio nelle assunzioni e nelle gare d’appalto sono aspetti chiave per lo sviluppo locale, mentre collaborazioni con scuole, università e altre iniziative di formazione specialistica risultano cruciali per rafforzare la competitività delle aree geotermiche.
Non è solo l’industria collegata alla produzione di elettricità che trae vantaggio dalla geotermia. L’uso del calore per il riscaldamento degli ambienti (attualmente sono circa 13.000 i cittadini distribuiti sui 9 comuni teleriscaldati con geotermia) e nelle attività produttive, grazie ai costi particolarmente bassi, così come l’auspicata estrazione di materie prime quali litio e CO2 dai fluidi geotermici, migliora la qualità della vita dei cittadini, favorisce l’attrazione di investimenti e crea ulteriori posti di lavoro. La presenza di impianti geotermici poi, combinata con la bellezza naturale e il patrimonio culturale della Toscana, contribuisce a creare un paesaggio tanto caratteristico quanto unico nel suo genere, che attrae visitatori interessati alla sostenibilità e al turismo industriale. Un’economia locale caratterizzata dalla presenza delle attività di coltivazione geotermica consente anche il miglioramento delle opportunità legate al turismo (si aumenta la stagionalità con il riscaldamento e la fornitura di acqua calda, e si investono maggiori risorse economiche per i servizi locali, ecc.). La geotermia può diventare un elemento di attrazione che già oggi conta 60mila visitatori all’anno in Toscana, un flusso sicuramente destinato a salire nei prossimi anni.
Attraverso una strategia integrata e condivisa, è quindi possibile massimizzare i benefici socioeconomici, promuovendo la sostenibilità e il benessere delle comunità locali, con creazione di posti di lavoro diretti, indiretti e collegati ad attività che possono trarre vantaggio dalla geotermia. La Toscana, con la sua lunga tradizione nell’uso del calore del sottosuolo, può diventare un modello di riferimento, dimostrando come le risorse rinnovabili possano essere un motore di sviluppo economico e sociale locale e regionale. Investire nella geotermia significa investire nel futuro delle nostre comunità.