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Ostelli Eco e Low cost

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Un week end nella capitale della moda con un occhio all’ambiente e l’altro al portafoglio. Pernottare a Milano, ma anche a Barcellona o a Monaco, spendendo poco e senza rinunciare ad uno stile di vita sostenibile, è possibile grazie agli eco-ostelli.

Fonte: Ecologisti.wordpress.com

Autore: Marco M.

L’attenzione al turismo “green” rispettoso dell’ambiente è aumentata
negli ultimi anni. I viaggiatori sono sempre più esigenti rispetto alla
variabile ecologica e l’industria del turismo comincia a rispondere
alle loro richieste. Ecco quindi che residenze ottocentesche vengono
dotate di pannelli solari o stabili degli anni Sessanta riconvertiti
alla geotermia. Hostelsclub.com,
portale online che permette di prenotare in strutture sparse per il
mondo, ha compilato una mini guida dei migliori ostelli ecologici ed
economici d’Europa.

Monaco. Trasferta a Monaco di Baviera per
l’Oktoberfest? Oppure una semplice deviazione lungo la Strada Romantica
che attraversa il sud della Germania? Qualunque sia il motivo del
viaggio, per un soggiorno eco-friendly nella capoluogo bavarese non c’è
niente di meglio del The4you Munich. Prezzi bassi, disciplina
e lotta agli sprechi contraddistinguono questo ostello a due passi
dalla stazione dei treni. Pannelli solari, arredamenti ecologici e

innovative soluzioni per ridurre al minimo il consumo di energia
elettrica, acqua e detergenti oltre a un rigido sistema di raccolta
differenziata (a cui tutti i clienti devono attenersi secondo
regolamento) permettono l’efficienza ecologica.

Barcellona. Se alla Romantische Strasse preferite
le Ramblas del centro di Barcellona la destinazione per una vacanza
all’insegna di paella e pannelli fonoassorbenti che riducono
l’inquinamento acustico è lo Urbany Hostel. In una città
all’avanguardia un ostello nuovissimo e futuristico. Nulla viene
lasciato al caso nella ricerca della sostenibilità: la

struttura è dotata di un sistema di raccolta dell’acqua piovana
(riutilizza il 50% delle acquee), impianti a elevata efficienza
energetica, lampade a basso consumo illuminate da energia proveniente
da pannelli solari e la facciata è isolata con rivestimenti in grado di
assorbire il rumore.

Edimburgo. Tappa successiva di un viaggio a basse emissioni Edimburgo, Scozia. In centro tra le vie della città vecchia in un edificio del 1564 si trova l’High Street Hostel,
un ostello che per compensare  le sue emissioni  ha acquistato  75
ettari di foresta. Gli alberi assorbono più CO2 di quella prodotta
dalle attività  della struttura ricettiva. Inoltre ricicla i rifiuti e
utilizza elettricità ricavata soltanto da fonti rinnovabili e non
nucleari.

Zurigo. In Svizzera si sa sono precisi e a certificare l’impegno ecologico dello Youth Hostel
di Zurigo ci sono ben due timbri: il Capricorn Label e il marchio
ambientale dell’Unione Europea. Cosa dimostrano? La riduzione dei
consumi di energia, acqua, rifiuti, l’utilizzo di materiali ecologici e
l’acquisto di merci eco-compatibili da parte di uno degli ostelli più
moderni del mondo.

Irlanda. Non un solo ostello, ma addirittura una
catena viene citata da Hostelsclub.com come miglior soluzione per un
viaggio in Irlanda. Lo Sleepzone Galway, lo Sleepzone Connemara e lo Sleepzone – The Burren
sono tre ostelli accomunati da ottimi servizi, location naturali e
grande attenzione all’ambiente. Pannelli fotovoltaici, utilizzo di
energia elettrica esclusivamente prodotta da sistemi eolici, lampadine
ed elettrodomestici a basso consumo, isolamento termico e incentivi al
trasporto pubblico per i clienti sostengono la politica “No impronte”
per la salvaguardia del territorio.

Milano. Senza varcare gli italici confini, anche il
nostro Paese offre soluzioni eco-friendly. Pernottare nella capitale
finanziaria e modaiola a meno di 20 euro e salvaguardare l’ambiente è
possibile all’ostello Piero Rotta. Da almeno 40 anni rifugio per giovani di passaggio a Milano, il Piero Rotta
è stato restaurato e convertito in una struttura “sostenibile”.
Bioedilizia, risparmio energetico, pannelli fotovoltaici e fonti
energetiche geotermiche consento il riscaldamento dell’acqua in inverno
e la refrigerazione in estate.

Treno batte aereo. Ma attenzione, pernottare in una
struttura “verde” non basta. Un  punto critico dell’eco-turismo rimane
l’elevato costo ambientale dei viaggi aerei verso molte delle
destinazioni. Per esempio la tratta Milano – Barcellona, andata e
ritorno, produce 0,15 tonnellate di anidride carbonica pro capite
(secondo il calcolatore di  carbonfootprint.com). Se gli stessi
chilometri fossero percorsi con il treno o il pullman il peso
scenderebbe a 0,03/0,04.

http://viaggi.repubblica.it/