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Ferrara scommette sulla bassa entalpia

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Grazie ai finanziamenti europei a Ferrara sarà costruito un impianto prototipo che usa le basse temperature geotermiche

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

La città di Ferrara può vantare uno dei sistemi di teleriscaldamento geotermici più significativi a livello europeo e adesso, grazie ad un progetto europeo, potrà avviare anche un impianto pilota in provincia che utilizza la geotermia a bassa entalpia.

Il progetto, si chiama Legend (Low Enthalpy Geothermal Energy Demonstration Cases for Energy Efficient Building in Adriatic Area) e assieme all’altro già concluso Geopower perseguono fini strategici di riduzione delle emissioni, minore impatto ambientale e impiego di fonti geotermiche, in linea con gli obiettivi energetici europei.

Ferrara infatti è stata capofila del progetto comunitario Geo.Power incentrato sullo scambio delle migliori esperienze internazionali in materia di geotermia a bassa entalpia, cioè la fonte di calore proveniente dal sottosuolo a temperature inferiori ai 90 gradi.

Mediante sonde geotermiche e pompe di calore, questa tecnologia permette di realizzare in edifici pubblici, privati ed industriali, impianti in grado di climatizzare gli ambienti (caldo e fresco) con significativi risparmi ambientali ed economici.

Geo.Power che si è concluso di recente ha sondato la praticabilità dell’utilizzo della fonte geotermica a bassa entalpia come contributo per il raggiungimento degli obiettivi energetici posti dall’Unione europea entro il 2020: riduzione delle emissioni, minore impatto ambientale, fonti rinnovabili.

Dall’esperienza di Geo.Power, cui hanno partecipato nove paesi europei ( Bulgaria, Ungheria, Gran Bretagna, Grecia, Italia, Svezia, Estonia, Slovenia e Belgio) è poi nato l’altro progetto, Legend, considerato il più importante programma di investimenti pubblici nell’area Adriatico-Balcanica per la promozione della geotermia a bassa entalpia e per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici.
Ferrara è dunque uno dei beneficiari del progetto Legend che porterà alla realizzazione di dieci impianti pilota su altrettanti edifici, coinvolgendo in particolare le scuole, di più paesi «come Montenegro, Croazia, Bosnia, Albania, oltre alla Regione Puglia e alla città di Teramo».
ha spiegato l’assessore provinciale Davide Bellotti.

La Provincia emiliana potrà contare su un finanziamento di 460 mila euro che sarà impiegato per costruire in una scuola un impianto a bassa entalpia, che sfrutterà il differenziale di temperatura tra il sottosuolo e la superficie del terreno, per produrre calore o aria fresca, a seconda delle esigenze, tramite sonde e pompe scambiatrici di calore.
«Stando in prima fila rispetto a questa progettualità europea –ha detto Stefania Leoni, referente per l’Emilia-Romagna dei progetti di cooperazione territoriale europea- Ferrara è destinata ad accrescere il proprio knowhow in settori sempre più chiave come l’ambiente, le energie rinnovabili, la blu economy e tutto ciò che ha a che fare con il concetto della sostenibilità del nostro modello economico».

L’obiettivo del progetto comunitario è anche quello di stimolare privati ed imprese ad investire nella geotermia a bassa entalpia; un settore che può avere ampie ricadute positive in termini economici con l’apertura di nuovi settori di mercato, innovazione e trasferimento tecnologico alle imprese, opportunità occupazionali, migliore qualità ambientale, riduzione delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera.

Legend, che ha una durata biennale, sarà anche l’occasione per promuovere una campagna di comunicazione e trasferimento tecnologico agli operatori del settore, oltre alla realizzazione di un atlante della geotermia che potrà rivelarsi un utile strumento di conoscenza della risorsa presente sulle due sponde dell’Adriatico.