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Emissioni Obiettivi di riduzione, Bolzano non aspetta Copenaghen

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Chi ha davvero preso sul serio l’appuntamento di Copenaghen è Bolzano, da sempre in prima linea nella lotta ai cambiamenti climatici.

Fonte: ZeroEmission.tv

Autore: ZeroEmission.tv

La provincia
autonoma ha infatti approfittato dell’occasione offerta dal summit per
programmare una serie di interventi che mirano a ridurre la già bassa
quantità di emissioni di CO2 pro-capite dei suoi abitanti.

Si tratta di una ventina di misure che “favoriranno – ha spiegato nei giorni scorsi il presidente Luis Durnwalder
(foto) – il progressivo passaggio dalle fonti energetiche tradizionali
a quelle rinnovabili come idroelettrico, solare, eolico, biomasse e
geotermia”.

Uno dei
cardini della nuova strategia è l’utilizzo delle vaste superfici
garantite dai tetti degli edifici pubblici per dare una forte spinta
alla diffusione degli impianti fotovoltaici. Tra palazzi provinciali,
scuole, ospedali “si può contare su di una superficie utile che si aggira intorno ai 20 ettari in grado di produrre una notevole quantità di energia pulita”, ha sottolineato Durnwalder.

L’obiettivo della Provincia autonoma è dimezzare la già bassa quantità di emissioni annue pro-capite dei suoi abitanti:
attualmente, ammontano a 5,3 tonnellate a fronte delle 20 tonnellate di
un cittadino statunitense e delle 9,9 tonnellate di un cittadino
tedesco, mentre la media nazionale si aggira intorno alle 15-20
tonnellate. “La Provincia intende arrivare nel 2020 a 4 tonnellate pro-capite annue e addirittura a 2 tonnellate entro il 2050”.
Per questo, “la quota di energie rinnovabili nel mix energetico di
Bolzano dovrà passare dall’attuale 56 per cento al 75 per cento”.

L’altro
punto forte della strategia è il potenziamento dell’efficienza
energetica dei nuovi edifici che già oggi devono garantire performance
energetiche molto elevate. Le nuove norme provinciali prevedono infatti
per gli edifici di nuova costruzione un consumo massimo di 7 litri di
carburante/mq/anno corrispondente alla categoria CasaClima C: a partire dall’1 giugno 2010 tale limite sarà ulteriormente abbassato a 5 l./mq/anno corrispondente alla categoria CasaClima B.

Per sostenere questo passaggio la Giunta intende approvare una serie di incentivi che
consentiranno a coloro che realizzeranno edifici CasaClima di categoria
B+ e A+ di usufruire di un bonus nella cubatura rispettivamente del 10
e del 15 per cento. Nel caso di risanamento di edifici vecchi,
l’intervento dovrà assicurare l’inserimento dell’edificio nella
categoria CasaClima C con un fabbisogno energetico non superiore a
7l./mq/anno. Nel caso di demolizione e ricostruzione per usufruire del
bonus sulla cubatura si dovrà invece un edificio in categoria CasaClima
A.

Tra le altre misure sono
previsti incentivi anche nel settore agricolo per l’utilizzo di legname
a fini energetici, per il biogas, il fotovoltaico e per la promozione
di prodotti locali. Nel campo dell’innovazione applicata ai trasporti
la Provincia promuoverà la diffusione dei veicoli elettrici con
l’installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici da
collocare in punti chiave dei centri urbani.