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E’ pisano il rabdomante dell’acqua calda

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Si chiama Poseidon l’elicottero telecomandato in grado di individuare i giacimenti geotermici. Obiettivo, la produzione di energia elettrica pulita

Fonte: InToscana.it

Autore: InToscana.it

Da qualche settimana Poseidon, un piccolo elicottero, solca i cieli
della Toscana, per scoprire “l’acqua calda”. Meno di due metri di
lunghezza e circa ottanta centimetri di larghezza, i velivolo non ha
bisogno di pilota ed è dotato di particolari sensori e fotocamere per
scandagliare il terreno, fino a duemila metri di profondità – ma l’obiettivo è arrivare a 3mila – alla ricerca di giacimenti geotermici a media entalpia. Sono le cosiddette miniere di “acqua energetica”, ottime per realizzare centrali per la produzione di energia elettrica a impatto zero.

Tutto ciò grazie ad una particolare tecnologia chiamata Vlf Poseidon, completamente made in Tuscany, in grado di identificare i giacimenti geotermici attraverso l’utilizzo di onde radio. Il progetto, dall’idea di partenza alla realizzazione, è stato seguito da enti di ricerca, istituzioni e aziende: l’Università di Pisa ha collaborato all’intero sistema con la Tecnosystem di Sergio Marchetti, società di Rosignano Marittimo specializzata nell’alta tecnologia, nell’ambito di un programma di lavoro avviato d’intesa con la Regione Toscana, l’Università di Firenze e il pisano Geochemic Lab di Peccioli.

“I sensori analizzano il terreno con onde elettromagnetiche – spiega Alessandro Sbrana, docente di geotermia al dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa
-. Dall’elicottero viene emesso un fascio di onde a bassa frequenza, da
15-60 kilohertz. Il sistema registra la risposta delle formazioni del
sottosuolo e i dati vengono poi esaminati e processati per reperire
informazioni, sulla presenza di acqua in profondità. Con i primi
rilevamenti sono già stati individuati siti con acque geotermiche a
media entalpia, cioè giacimenti acquiferi con una temperatura tra i 100
e 160 gradi, ottimi per produrre energia elettrica”.

E un primo impianto a media entalpia nascerà in provincia di Grosseto, con un’attivazione prevista entro la metà del 2010.
L’utilizzo di Poseidon potrebbe comunque estendersi anche a settori
diversi. L’analisi delle “risposte” che vengono dalle formazioni
sotterranee potrebbe rivelare anche la presenza di siti archeologici o
ordigni nei teatri di guerra.In Toscana il progetto
diventa uno strumento per il miglioramento del settore sanitario. Tra
gli obiettivi della Regione figura quello dell’autosufficienza da energia pulita per tutti gli ospedali toscani. Centri di cura che si alimentano con eolico, fotovoltaico e prossimamente anche con la geotermia.