La premessa è doverosa: visto l’esito incerto delle elezioni e la scarsa probabilità di avere una maggioranza solida che emergono dai sondaggi, difficilmente quel che sta scritto nei programmi elettorali delle forze in gara il 4 marzo si concretizzerà in misure reali e, inoltre, i propositi messi nero su bianco dai pariti sono comunque quasi sempre piuttosto vaghi.
Una seconda premessa, questa rassicurante per chi crede nelle rinnovabili e nell’efficienza energetica, è che, quale che sia la maggioranza che si formerà, appare improbabile che si stravolga l’impulso pro rinnovabili impresso dalla SEN approvata lo scorso autunno…(continua)