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Un salto di qualita’ nella comprensione del funzionamento delle caldere e dei vulcani

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Il Consorzio Internazionale ICDP (International Continental Drilling Program) ha recentemente approvato in via definitiva il ‘Campi Flegrei Deep Drilling Project’ (CFDDP), stanziando parte del budget ed offrendo l’utilizzo della trivella tedesca di nuova costruzione InnovaRIG per la perforazione crostale profonda nella caldera flegrea.

Fonte: Parco dei Nebrodi.it

Autore: Sonia Topazio Capo ufficio stampa INGV

Il Progetto prevede l’effettuazione di due pozzi a scopo esplorativo vulcanologico, che saranno effettuati nell’area dell’ex acciaieria Ilva di Bagnoli (oggi proprietà di Bagnolifutura spa). Il primo pozzo verrà perforato a partire da Aprile-Maggio, e raggiungerà una profondità di 500 metri; servirà a verificare le condizioni di temperatura, pressione e litologia per ottimizzare la progettazione dell’esperimento principale, una perforazione che, partendo da Bagnolifutura devierà verso il centro del Golfo di Pozzuoli (centro della caldera flegrea) con un angolo di immersione di 25°, raggiungendo una profondità di 4 km. La perforazione consentirà, per la prima volta in assoluto, di attraversare l’intero sistema acquifero flegreo e studiare la struttura profonda di un’area calderica, i vulcani più esplosivi al Mondo, fino a profondità corrispondente a temperature di 500°C-600°C. L’esperimento e gli studi pianificati sul pozzo e sui materiali estratti, consentiranno un grande salto di qualità nella comprensione del funzionamento delle caldere e dei vulcani in generale, con risvolti importantissimi sulla capacità di mitigare il rischio vulcanico e prevedere le eruzioni nell’area. Inoltre, il progetto avrà un grande impatto sulla ricerca rivolta allo sfruttamento geotermico delle aree vulcaniche Italiane, perché permetterà di studiare in dettaglio l’intero sistema geotermale e le migliori tecnologie di produzione energetica, fino alle profondità di reperimento dei fluidi cosiddetti ‘supercritici’, ossia a temperatura ben maggiore di 400°C, che permettono rendimenti nella produzione di energia elettrica fino a dieci volte maggiore dei fluidi usualmente utilizzati, ad esempio negli impianti di Larderello (fino a 300°C circa). Soltanto l’Islanda ha in corso un progetto analogo per lo studio dei fluidi supercritici, ma l’area dei Campi Flegrei potrebbe essere la prima in cui si sperimenterà la geotermia del futuro. Già nel primo pozzo pilota, in programma tra poco più di un mese, saranno effettuati importanti esperimenti, tra cui l’installazione di sensori innovativi in fibre ottiche per il monitoraggio delle deformazioni e delle variazioni di temperatura. Il Progetto vede la cooperazione con INGV, tra gli altri prestigiosi Enti Italiani ed Internazionali, di AMRA, INO-CNR e Bagnolifutura. Lunedì 1 Marzo 2010 si terrà a Napoli, in Via Diocleziano 328 nella sede INGV-Osservatorio Vesuviano, dalle ore 10:30, una Conferenza Stampa illustrativa del Progetto CFDDP, con la partecipazione dei Dott. Giuseppe De Natale e Claudia Troise, INGV, coordinatori del Progetto, Prof. Paolo Gasparini Presidente di AMRA scarl e Prof. Rocco Papa Presidente di Bagnolifutura spa.