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Teleriscaldamenti geotermici: opportunità e possibili sviluppi. A Piancastagnaio un workshop per fare il punto della situazione

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Oggi, al teatro comunale di Piancastagnaio, in provincia di Siena, CoSviG, il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche, ha organizzato un workshop nell’ambito del progetto europeo “Geo-Dh,Geothermal District Heatin”, che ha l’obiettivo di superare le barriere amministrative e finanziarie che ostacolano lo sviluppo dei teleriscaldamenti geotermici.

Fonte: Grosseto Notizie.com

Autore: Roberto Lottini

“Il mio cruccio – ha affermato il sindaco di Piancastagnaio, Fabrizio Agnorelli, nel suo intervento di saluto ai relatori – è quello di avere la possibilità di utilizzare il calore della geotermia solo per le attività industriali e non per riscaldare le abitazioni della cittadina. L’auspicio è che anche Piancastagnaio, come altre paesi del distretto della geotermia, possa avere, presto un sistema di teleriscaldamento alimentato con questa risorsa”.

In molte nazioni del nord Europa, come i Paesi Bassi, il Regno Unito, l’Irlanda e la Danimarca,  l’uso della geotermia ha cominciato da qualche anno ad avere una grande attenzione, pur avendo quei territori risorse estremamente minori rispetto a quelle italiane. I Paesi dell’Europa centrale e orientale (Ungheria, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca, Bulgaria e Romania), dal canto loro, aderendo al progetto “Geo-Dh”, hanno accettato la sfida di eliminare gli ostacoli amministrativi e finanziari che ancora esistono in maniera più o meno importante in tutti i paesi europei.

Una strada percorribile anche in Italia, dove si vogliono semplificare le procedure per gli operatori, proporre innovativi modelli finanziari, implementare la formazione dei tecnici e la sensibilizzazione dei decisori al fine di promuovere le migliori condizioni per sviluppare l’utilizzo di fonti di energia geotermica per il riscaldamento e il raffrescamento.

Una sfida possibile come hanno dimostrato nei loro interventi i sindaci del comprensorio geotermico che l’hanno già realizzata, come Santa Fiora, o che la stanno realizzando, come Montieri.

«Il problema per i nostri centri storici per la realizzazione delle reti di teleriscaldamento geotermico, rispetto alle grandi città di pianura – ha detto Renzo Verdi, Sindaco di Santa Fiora è quello dei costi di progettazione e di esecuzione prima e di gestione poi. Perché sono modeste le utenze su un territorio esteso e caratterizzato da edifici storici nei borghi, a fronte però di una grande soddisfazione degli utenti. Si tratta quindi di capire come superare questi problemi”.

Al workshop hanno dato il loro contributo anche fornitori, progettisti ed installatori di sistemi avanzati (condizionamento e riscaldamento) ad altissima efficienza, che operano sia su scala nazionale che locale, delle piccole e medie imprese, di proprietari di edifici di grandi dimensioni, degli enti formativi e, naturalmente, degli esperti di geotermia.

Dal confronto, è emersa una maggiore consapevolezza sulle possibili applicazioni e benefici dei teleriscaldamenti geotermici e raccomandazioni utili al superamento delle barriere oggi esistenti ed al miglioramento dei quadri normativi di riferimento.