NASCE a Micciano, minuscola ma splendida frazione del Comune di Pomarance, la prima centrale a biomasse di proprietà pubblica in provincia di Pisa. L’amministrazione comunale ha approvato recentemente il progetto esecutivo per la costruzione dell’impianto con un investimento di 340mila euro. I lavori verranno realizzati dalla Geo Energy Service (Ges), la società «in house» del Comune di Pomarance che ormai da anni gestisce il teleriscaldamento geotermico e tutte le operazioni riguardanti le energie alternative. La centrale a biomasse di Micciano, che sarà alimentata da cippato, cioè legno ridotto in piccole parti e derivato dalla ripulitura dei boschi, sarà collocata nella parte bassa della frazione e andrà a servire inizialmente 45 utenze.
«NATURALMENTE speriamo di incrementarle — dice il sindaco di Pomarance, Loris Martignoni — visto che i risultati raggiunti con il teleriscaldamento geotermico sono sotto gli occhi di tutti. A Micciano però molte famiglie usano ancora riscaldarsi con i camini e le stufe e quindi c’è bisogno prima di tutto di un cambiamento culturale». Cambiamento culturale che dovrà necessariamente interessare anche i proprietari dei boschi o chi comunque lavora e imprende con il legname. «Questo al momento comunque è un problema relativo — riprende Martignoni — visto che la centrale di Micciano è un impianto da soli 400Kw e perciò non serve un grande quantitativo di cippato per farla funzionare a pieno regime».
SECONDO la convenzione che il Comune di Pomarance ha sottoscritto con la Ges, l’impianto a biomasse dovrebbe essere pronto entro il 31 ottobre del 2012, quindi tra un anno esatto. In contemporanea verrà costruita anche l’infrastruttura per il teleriscaldamento e successivamente verranno allacciate le utenze.
Come dicevamo in apertura, questa di Micciano sarà la prima a biomasse di proprietà pubblica in provincia di Pisa. Ne esistono infatti altre tre nelle nostra provincia e in tutte in Valdicecina ma di proprietà privata. Due sono di proprietà di Enel e si trovano a Castelnuovo e Larderello ma servono solamente per uso interno all’azienda; la terza, che si trova a Ponteginori, è di proprietà dell’azienda vinicola «Ginori Lisci» e oltre a rendere autosufficiente la cantina produce anche energia elettrica da mettere in rete.
