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Monterotondo M.mo: l’assessore Bramerini spiega il progetto Carboli

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«L’impianto tratterà scarti alimentari e anche fanghi agroindustriali»

Fonte: La Nazione, Cronaca di Grosseto

Autore: La Nazione, Cronaca di Grosseto

L’IMPIANTO industriale previsto in località Carboli a Monterontondo Marittimo all’ordine del giorno della riunione di ieri della Commissione ambiente e territorio della Regione. L’assessore regionale Anna Rita Bramerini, infatti, ha risposto all’interrogazione presentata dal vicepresidente della stessa Commissione, Andrea Agresti. Il consigliere del Popolo della libertà, nella sua interrogazione, chiedeva la posizione della Regione sulla procedura di Via (valutazione di impatto ambientale) per l’ impianto proposto da Solemme e in particolare di avere notizie dell’iter sul «controllo di coerenza degli atti di tutti gli enti interessati». L’assessore Bramerini, ieri, ha evidenziato innanzitutto che la tipologia di impianto «prevede lo sfruttamento del vapore geotermico per l’essiccamento dei fanghi e la loro valorizzazione energetica».

POI ha spiegato in dettaglio che cosa prevede il progetto, cioè la «realizzazione di una sezione dedicata alla digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti solidi urbani — ha sottolineato Bramerini — scarti agroalimentari, fanghi agroindustriali e da trattamento dei reflui civili: in sostanza una centrale di cogenerazione per la produzione combinata di energia elettrica e termica». L’assessore, infine, ha spiegato come «il sito esistente (dove c’è già un impianto per la produzione di compost, Ndr) non risulta sottoposto a procedura di Via. Anche Arpat e Asl hanno inviato pareri nei quali si richiedono numerose integrazioni allo studio preliminare. E, infine, a tutt’oggi la Provincia di Grosseto, è ancora in attesa di conoscere in maniera espressa e univoca le determinazioni di Solemme in merito al procedimento di Via avviato nell’agosto 2008». Il consigliere Agresti ha ringraziato, ma si è dichiarato «insoddisfatto delle note ricevute», e ha poi ribadito le motivazioni contenute nell’interrogazione presentata a suo tempo, in cui metteva in evidenza come l’impianto proposto «aveva un impatto rilevante socieconomico ed ambientale». Agresti nella sua nota all’assessore chiedeva, in relazione, all’ubicazione periferica del sito rispetto alle aree di maggior produzione dei rifiuti ed al gravoso trasporto su gomma in rapporto ai tonnellaggi previsti sia in entrata che in uscita».