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Monterotondo, ecco la nuova centrale geotermica

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Un investimento da 110 milioni di euro per un impianto che avrà una potenza da
20 megawatt e una capacità produttiva di circa 150 milioni di chilowattora all’anno

Fonte: Corriere Fiorentino

Autore: Alfredo Faetti

Nascerà alla foce della Milia, torrente che segna il confine tra i comuni di Massa Marittima e Monterotondo, la nuova centrale geotermica targata Enel Green Power, denominata «Monterotondo 2». Un investimento da 110 milioni di euro per un impianto che avrà una potenza da 20 megawatt e una capacità produttiva di circa 150 milioni di chilowattora all’anno. La sua costruzione impiegherà cento persone, mentre una volta a regime sarà in grado di creare, tra diretti e indiretti, quaranta posti di lavoro, molti dei quali da attingere sul territorio. «È una grande occasione di sviluppo – dice Giacomo Termine, sindaco del Comune di Monterotondo Marittimo che già ospita cinque centrali geotermiche – con ricadute occupazionali nella filiera industriale legata alla geotermia».
 

Concessione Milia

La concessione, chiamata proprio Milia, ricade per il 72 per cento circa sul territorio monterotondino, per lo 0,1 in quello di Montieri e per il 27 per cento in quello di Massa Marittima, con quest’ultima che adesso diventa ufficialmente un nuovo comune geotermico. Una suddivisione importante da tener presente, perché allo stesso modo saranno calcolate le royalty tra i diversi enti, in base a quote legate alla produzione e ai nuovi sviluppi: per quanto riguarda la futura centrale, quindi, parliamo di circa 13 milioni di euro in dieci anni per i vari Comuni, che andranno a costituire una parte significativa dei rispettivi bilanci. Basta pensare che quello di Monterotondo si aggira attorno ai 4 milioni di euro ed è facile capire quanta possano incidere le royalty della geotermia targata Enel Green Power. «Questa nuova centrale costituisce un’eccellenza tecnologica a livello internazionale – dice Massimo Montemaggi, responsabile geotermia Enel – e consentirà di aumentare la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile per la Toscana. Noi siamo già presenti in tre province (Grosseto, Siena e Pisa) per una produzione complessiva di energia pari a 5,8 miliardi di kilowattora all’anno, che equivale al 30 per cento dei consumi nella regione». Monterotondo 2, assicurano dalla società, sarà un’eccellenza tecnologica e sarà dotata di tecnologie avanzate: dall’Amis (impianto abbattimento mercurio e idrogeno solforato) per abbattere l’idrogeno solforato, ai sistemi di riduzione del drift, le minuscole gocce di acqua geotermica che contengono acido borico.
 

L’entrata di Massa Marittima tra i comuni geotermici

La presentazione della centrale Monterotondo 2 porta con sé un’altra novità non da poco: l’entrata di Massa Marittima tra i comuni geotermici. «Riteniamo che sia un’ottima opportunità per il nostro territorio – dice il sindaco Marcello Giuntini – Abbiamo già chiesto di poter aderire all’accordo volontario della geotermia, protocollo d’intesa già interessa quindici comuni geotermici e che ci garantisce sia dal punto di vista ambientale sia per le ricadute di carattere socio-economico che contiene». A dare il benvenuto a Massa Marittima nel gruppo ci pensa Sergio Chiacchella, direttore generale Cosvig (consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche). «Il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche – afferma Chiacchella – guarda la geotermia dal punto di vista dei territori: il primo vantaggio che offre rispetto ad altre fonti rinnovabili è la continuità di produzione. È una risorsa strategica per i bilanci energetici ed un importantissimo motore di sviluppo per rivitalizzare l’economia locale».