Carlo Giannoni, sindaco di Monteverdi, dice queste parole senza enfasi, poi non riesce a trattenere la gioia «promessa mantenuta, missione compiuta! – e telefona ad amici, parenti, amministratori perchè – è un momento di felicità da condividere». «Mercoledì sera, quando ho aperto la porta di casa – racconta – ho subito avvertito che c’era un qualcosa di diverso, un calore diffuso e più elevato del solito. Ho messo la mano sui caloriferi, scottavano. E non siamo ancora al massimo!». Nemmeno il sindaco Giannoni, che nei sette anni e mezzo dall’avvìo del progetto ad oggi ne è stato il più convinto e tenace propugnatore , credeva che il salto di qualità dalle forme di riscaldamento tradizionali a Gpl e legna al teleriscaldamento fosse così piacevolmente elevato. Con il vantaggio rispetto alle città, soprattutto al Nord, dove questo tipo di impianto già funziona da anni che qui la materia prima, il vapore geotermico, costa pochissimo: dunque si risparmia sulla bolletta e si ha calore in abbondanza, a volte troppo come capita nei comuni dell’Alta Val di Cecina che il teleriscaldamento ce l’hanno già da tempo. Progetto che nei prossimi mesi verrà completato con la posa delle tubazioni all’interno dei centri storici di Monteverdi e Canneto.
