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Geotermia motore verde della Toscana

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In Toscana lo sviluppo delle energie rinnovabili costituisce un settore con ampi margini di crescita, poichè la Regione ha scelto di puntare su queste risorse energetiche, facendo proprie le scelte comunitarie europee.

Fonte: Il Galileo.eu

Autore: Giuditta Bricchi

Protagonista principale del processo di sviluppo è la geotermia, che dispone di una tecnologia matura grazie ad un’attività che ha avuto inizio oltre 100 anni fa. La prima utilizzazione dell’energia geotermica per produrre energia elettrica risale al 4 luglio 1904 quando, a Larderello, il principe Piero Ginori Conti riuscì ad accendere cinque lampadine con l’energia ottenuta dalla forza del vapore prelevato dal sottosuolo. La storia della geotermia è diventata da allora un vanto dell’industria energetica italiana.

Produzione di energia elettrica

La produzione di energia elettrica, utilizzando il calore della terra, è una tradizione della Toscana e pone la regione al primo posto nello sfruttamento dell’energia rinnovabile geotermica. Enel Green Power, società del Gruppo Enel, che dal 2008 sviluppa la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, gestisce 33 impianti geotermoelettrici nelle province di Pisa, Livorno, Grosseto e Siena, nelle aree comprese tra la costa, il Monte Amiata e le colline metallifere. Gli impianti, con una potenza installata di olre 810 MW, producono ogni anno oltre 5,5 miliardi di kilowattora di elettricità, coprendo il 25% dei consumi energetici della Regione. In Toscana, nel 2010, il 43% dell’elettricità è stata prodotta con fonti rinnovabili e l’80% di questa energia è di origine geotermica. Enel Green Power è leader di settore a livello mondiale con circa 22 miliardi di kilowattora prodotti da acqua, sole, vento e calore della terra e soddisfa i consumi di oltre 8 milioni di famiglie, evitando ogni anno l’emissione in atmosfera di oltre 16 milioni di tonnellate di CO2. La Società dispone di una capacità installata di oltre 6.100 MW, con più di 620 impianti nel mondo, e un mix di generazione che include eolico, solare, idroelettrico, geotermico e biomasse.

Usi diretti del calore

L’utilizzazione diretta del calore è la forma di sfruttamento dell’energia geotermica più antica, più diversificata e più comune. La balneologia, il riscaldamento urbano, gli usi agricoli, l’acquacoltura e alcuni impieghi industriali sono le utilizzazioni più conosciute. In Toscana gli impianti geotermoelettrici di Enel Green Power utilizzano una parte del fluido geotermico ( acqua / vapore ) per fornire calore per il teleriscaldamento di abitazioni e di serre e per impieghi industriali. La quantità di calore erogato all’anno è di circa 1200 MWhtermici. In campo industriale gli usi diretti del calore possono semplificare e migliorare il ciclo produttivo di un’azienda. Per esempio a Monterotondo Marittimo il Caseificio San Martino trae il calore necessario al processo produttivo dall’utilizzo di scambiatori di calore alimentati dal fluido geotermico. Esso rappresenta un progetto innovativo per la produzione di alimenti di ottima qualità con un impatto ambientale trascurabile. L’uso di energia rinnovabile e pulita in tutto il processo produttivo, nel più rigoroso rispetto dell’ambiente, consente al Caseificio di fregiare i suoi prodotti con il marchio “100% enegia verde” .

Motore di sviluppo

“La geotermia può essere un traino per il decollo della green economy” dichiara Roberto Parri, Responsabile Esercizio Impianti Geotermici di Enel Green Power in Italia ed Europa.” La Toscana, a partire da Francesco Giacomo de Larderel (1790-1858) che cominciò la sua attività imprenditoriale proprio a Livorno, ha esportato la geotermia in tutto il mondo. È per questo che dobbiamo puntare su questo settore, dove possediamo materia prima e know how che ci consentono di produrre elettricità e calore, di creare lavoro, competenze, fare ricerca e alimentare un indotto tipicamente toscano in tutta la filiera, dalla teoria alla produzione fino al consumo. I margini di sviluppo ci sono. Enel Green Power, nell’ambito dell’accordo con la Regione Toscana, ha in programma 700 milioni di euro di investimento fino al 2015, per accrescere complessivamente di 200 MW la produzione geotermica. Oltre al progetto di Bagnore 4, Enel Green Power ha permessi di ricerca in Toscana per 1.000 Km2, con un investimento di 10 milioni di euro. Con una tecnologia non invasiva sarà possibile individuare terreni di sviluppo per la geotermia che, con eolico e fotovoltaico, può fare della Toscana una regione green”.

Siena “Carbon free” entro il 2015

Siena punta a diventare, entro il 2015, la capitale dell’energia verde con il progetto “Siena Carbon free 2015”. Primo esempio in Italia, il comune di Siena ha creato un vero e proprio laboratorio dove si cerca di mettere a punto la ricetta giusta per eliminare le emissioni di anidride carbonica e fare del territorio senese, entro il 2015, la prima provincia “Carbon free”.

Come sottolinea Roberto Parri, l’88% del fabbisogno energetico della provincia di Siena viene soddisfatto dalle 10 Centrali geotermoelettriche collocate nel territorio (6 Centrali nell’area geotermica Radicondoli – Chiusino – Pianacce e 4 Impianti nell’area geotermica di Piancastagnaio) che hanno una potenza installata di 228 MW con una produzione annua di 1.132 GWh. Anche se questo risultato è significativo, tuttavia ci sono ancora ampi margini di miglioramento.

“Dobbiamo – dice Parri – intraprendere azioni di ricerca per individuare nuovi serbatoi geotermici con l’obiettivo di dare sempre più energia rinnovabile alla provincia di Siena e alla Toscana. Sarà importante, inoltre, lavorare sull’utilizzo di calore geotermico a basse temperature negli usi plurimi e sviluppare progetti che integrino diverse fonti geotermiche. Enel Green Power ha un progetto che coniuga geotermico e biomassa e che può dare risposte importanti nell’ambito dell’efficienza energetica e della produzione di elettricità d