Home Geotermia News Geotermia, il punto dei Sindaci dopo il Consiglio Regionale straordinario di Larderello

Geotermia, il punto dei Sindaci dopo il Consiglio Regionale straordinario di Larderello

La posizione di Ilaria Bacci (Pomarance), Francesco Govi (Monteverdi Marittimo), Nicola Verruzzi (Montieri), Giacomo Termine (Monterotondo Marittimo), Luciana Bartaletti (Chiusdino), Alberto Ferrini (Castelnuovo Val di Cecina), Luca Moda (vicesindaco di Radicondoli)

1155
0
CONDIVIDI

La posizione di Ilaria Bacci (Pomarance), Francesco Govi (Monteverdi Marittimo), Nicola Verruzzi (Montieri), Giacomo Termine (Monterotondo Marittimo), Luciana Bartaletti (Chiusdino), Alberto Ferrini (Castelnuovo Val di Cecina), Luca Moda (vicesindaco di Radicondoli)


Il Consiglio Regionale straordinario convocato a Larderello e dedicato alla geotermia ha visto una massiccia partecipazione da parte dei sindaci del territorio, in particolare dall’area tradizionale, ormai da molti mesi in prima linea per il ripristino degli incentivi negati dal decreto FER1 a questa fonte rinnovabile; un ruolo forte di tutela riconosciuto in modso unanime e più volte ricordato nel corso degli interventi che hanno visto consiglieri e Giunta regionale alternarsi sul palcoscenico del cinema-teatro “Florentia”.

Apprezzamenti che gli amministratori locali hanno ricambiato valutando positivamente lo scopo e gli esiti del Consiglio regionale, pur nella consapevolezza – come sottolineato ai nostri microfoni a margine dell’evento – che ancora molto lavoro è necessario sul fronte degli incentivi prima di poter cantare vittoria.

Ilaria Bacci, Sindaco di Pomarance

«È stato un giorno importante, la Regione ha accettato l’invito nato dal territorio – esordisce Ilaria Bacci, sindaca di Pomarance – La geotermia costituisce la nostra risorsa fondamentale, ha forgiato il nostro territorio e su di essa si basa il nostro sviluppo economico. Ma non è importante solo per noi: è un’energia rinnovabile della Toscana e dell’Italia tutta, che merita tutela. Siamo qui per lavorare per quest’obiettivo».

Riguardo alle possibili declinazioni della geotermia “con innovazione” che il Governo si è detto disposto ad incentivare rimangono comunque molti interrogativi aperti: «Per quanto riguarda le ipotizzate torri a secco, ad esempio, si sposta semplicemente il quadro degli impatti dalle emissioni all’occupazione di suolo e alla rumorosità. In alcuni contesti esteri con grande disponibilità di spazio, magari desertico, questo non costituirebbe un problema, ma nel caso toscano purtroppo – o meglio per fortuna – le nostre aree hanno un valore paesaggistico assolutamente inestimabile e, forse, la soluzione prospettata potrebbe non essere l’ideale; basti pensare che la centrale di Vallesecolo, con le torri a secco, vedrebbe moltiplicata la propria occupazione spaziale probabilmente almeno di un paio di volte. Di certo possiamo dire che in ogni caso appare quasi utopistico volere la geotermia a impatto zero, sapendo che l’unica energia davvero ad impatto zero è quella che non viene prodotta ma risparmiata».

Francesco Govi, sindaco di Monteverdi M.mo

«Siamo felici che il Consiglio regionale si presenti qui, nella culla della geotermia, dimostrando un forte attaccamento ai territori – conferma il sindaco di Monteverdi Marittimo, Francesco Govi – Eppure ci sono alcune cose che ho sentito al MISE (Ministero dello Sviluppo Economico, nrd) che mi lasciano perplesso. Temo che la maggior tutela ambientale di cui si è parlato possa essere un boomerang che conduca ad uno stop di nuovi investimenti da parte di Enel, anche considerati i limiti imposti dalla nuova legge regionale. Un blocco che porterebbe, forse, ad alcuni anni di un mero mantenimento dell’esistente».

Nicola Verruzzi, Sindaco di Montieri

«Certamente una geotermia innovativa potrebbe attrarre nuovi investimenti, ma occorre considerare altri fattori – osserva il sindaco di Montieri, Nicola Verruzzi – Le torri a secco, ad esempio, portano a problemi di occupazione di suolo e rumorosità. Per quanto riguarda gli incentivi, a giudicare da quelle che sono state le dichiarazioni fatte, la direzione che il FER2 dovrebbe prendere ci sembra giusta in linea generale, anche se indubbiamente ci sarà da lavorare per migliorare il quadro complessivo. Il MISE, ricordiamolo, prevede tra l’altro una contrazione peri nuovi impianti da 60MW a 20MW, il che significa minori investimenti. Credo sia importante rimarcare che il ruolo della geotermia non è strategico solo per la Toscana ma a livello nazionale, per un’efficace politica ambientale rivolta al carbon free».

Giacomo Termine, Sindaco di Monterotondo M.mo

«Il percorso che stiamo facendo è positivo – aggiunge il sindaco di Monterotondo Marittimo, Giacomo Termine – dobbiamo continuare a procedere in questa direzione, anche se per adesso può esserci solo una cauta soddisfazione per i risultati ottenuti. Da parte nostra appare logico affermare che siamo a favore di una sempre maggiore salvaguardia ambientale: avere nuove tecnologie significa inoltre poter aggiornare gli impianti esistenti, avviare nuovi investimenti, e dunque veder nascere ulteriori opportunità per l’indotto. È però importante sottolineare che questi miglioramenti progressivi non partono da ora, ma sono in atto da almeno vent’anni».

Luciana Bartaletti, sindaco di Chiusdino (SI)

«Da sindaco non accetto che venga fatta distinzione tra amministratori di serie A e di serie B, cioè tra sindaci che tutelano la salute e l’ambiente e altri che accettando lo sviluppo geotermico sembra che non vogliano tutelare e garantire la salute dei propri cittadini – argomenta sulla medesima linea di pensiero Luciana Bartaletti, che dal 1999, pur con un ciclo di interruzione, guida il Comune di Chiusdino – Per quanto riguarda il miglioramento degli impatti ambientali legati alla geotermia i miglioramenti ottenuti nell’arco degli anni penso possano essere presi ad esempio: basti pensare che prima le centrali non avevano gli abbattitori AMIS e adesso sono installati in tutti le centrali toscane. Un progresso figlio del miglioramento delle tecnologie disponibili che adesso deve continuare, ad esempio sul piano della CO2. La geotermia potrà così continuare non solo ad avere ricadute positive su lavoro e ambiente, ma anche a coniugarsi con altre possibilità di sviluppo legate ad esempio al turismo: da questo punto di vista Chiusdino mostra come questo rapporto possa essere positivo, perché attraverso strumenti urbanistici dedicati e l’individuazione delle Aree Non Idonee (ANI) abbiamo individuato sul nostro territorio due aree entrambi importanti. Nella prima è presente il complesso monumentale dell’abbazia di San Galgano, nell’altra la coltivazione geotermoelettrica. Si tratta di due risorse complementari, il cui sviluppo ha permesso a Chiusdino di contrastare lo spopolamento e anzi permettere di mantenere aperte le scuole elementari e medie sul territorio, grazie ai tanti bambini presenti. Io credo che si debba andare avanti in questo percorso tutti insieme, al di là dell’appartenenza politica».

Alberto Ferrini, Sindaco di Castelnuovo Val di Cecina

«La mia impressione dopo questo Consiglio regionale è sostanzialmente positiva perché – aggiunge Alberto Ferrini, primo cittadino di Castelnuovo Val di Cecina – al di là di qualche richiesta stravagante, ma marginale, non emergono pregiudiziali politiche a cogliere le opportunità derivanti dalla riapertura della trattativa col ministero dello Sviluppo economico. Non è emersa una verace ed esaustiva rappresentazione delle posizioni anti geotermiche che per molti anni hanno condizionato in negativo la politica toscana producendo rimandi, moratorie, lungaggini di ogni tipo, capaci di rallentare tutti i progetti di sviluppo. Paghiamo le conseguenze di questi comportamenti e non soltanto della scelta, sbagliata e dirompente, di togliere gli incentivi dal FER1. Ma poiché si deve guardare in avanti, esistono le condizioni per una trattativa positiva. Resta il fatto che se non riusciremo ad introdurre elementi di flessibilità e gradualità nel costruire l’ipotesi di adeguamento tecnologico, come richiesto a livello ministeriale e dalla stessa legge regionale, sarà difficile ottenere gli incentivi e sarà improbabile l’impegno di Enel su una politica di sviluppo».

Luca Moda, vicesindaco di Radicondoli

«Dopo l’apertura da parte del Governo in merito al reinserimento degli incentivi alla geotermia tradizionale nel FER2 rimane la preoccupazione relativa ai tempi, che si stanno dilungando – conclude il vicesindaco di Radicondoli Luca Moda, riportando la linea dell’amministrazione guidata dal sindaco Francesco Guarguaglini – Abbiamo accolto con piacere la particolare attenzione del Governo per i parametri ambientali e i limiti di emissione, certi dei miglioramenti dal punto di vista ambientale e per la tutela della sicurezza dei cittadini che le tecnologie attuali possono garantire. Ci auguriamo però che gli incentivi destinati alla riconversione dell’esistente siano adeguati, e arrivino il più presto possibile. Auspichiamo altresì che i Comuni siano considerati interlocutori primari nei progetti che riguardano il loro territorio in modo da tutelarne con maggiore attenzione il rispetto del paesaggio, non penalizzare le altre attività in esso presenti e non limitarne lo sviluppo. Chiediamo che la pianificazione territoriale dei Comuni virtuosi come Radicondoli, che ben conoscono e apprezzano la geotermia e che hanno individuato delle unità territoriali identificate (UTOE) riservate alla geotermia all’interno del proprio piano strutturale, sia considerata e rispettata nel momento in cui si rilasciano nuovi permessi di ricerca e concessioni di coltivazione o permessi pilota; speriamo infine che il provvedimento di zonizzazione relativo alla definizione delle Aree Non Idonee (ANI) della Regione Toscana concluda il suo percorso quanto prima».