Home Cosvig Geotermia a bassa entalpia in Toscana: strategie e azioni comuni

Geotermia a bassa entalpia in Toscana: strategie e azioni comuni

318
0
CONDIVIDI
E’ il titolo del workshop organizzato giovedì 21 febbraio dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, nell’ambito del progetto europeo REGEOCITIES

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

L’utilizzo dell’energia geotermica a bassa entalpia per il riscaldamento degli edifici, attraverso sistemi a pompe di calore, è ritenuto ormai un percorso essenziale per ottemperare agli impegni necessari a rispettare gli obiettivi di efficienza energetica fissati a livello europeo che, in particolare nell’edilizia, prevedono entro il 2020 di raggiungere edifici a energia quasi zero. 

Una direttiva, quella sull’efficienza energetica in edilizia, non ancora recepita nel nostro paese dove l’ultimo rapporto di Energy Efficiency (2011) ha evidenziato che la maggior parte degli edifici non è a norma dal punto di vista del risparmio energetico. Un parco immobiliare, quello italiano, che per mantenere adeguati livelli di comfort termico consuma il 35% del fabbisogno energetico complessivo, basato per lo più sull’utilizzo di fonti non rinnovabili.

Il workshop organizzato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa rientra nell’ambito di quelli previsti dal progetto europeo REGEOCITIES, mirante ad accrescere la penetrazione nelle città dei sistemi di riscaldamento abitativo basati su pozzi geotermici poco profondi. Il progetto sarà illustrato, nel suo intervento, da Eleonora Annunziata della Scuola Superiore Sant’Anna.

L’appuntamento di Pisa offrirà, dunque, l’opportunità di approfondire le modalità con cui si possono raggiungere alti standard di efficienza energetica a partire dall’utilizzo della geotermia a bassa entalpia.

Una tecnologia che viene utilizzata in maniera diffusa in molti paesi europei come la Svezia, la Germania, l’Austria, la Svizzera ma non altrettanto in Italia.

Nel workshop saranno messe in evidenza le problematiche relative alla diffusione nel nostro Paese di questo sistema di riscaldamento e raffrescamento, le criticità associate alla normativa e ai processi autorizzativi degli impianti e le soluzioni impiantistiche disponibili sul mercato.

Un’occasione utile per le amministrazioni pubbliche per un confronto con gli operatori del settore, così da avviare un percorso partecipato delle strategie di pianificazione energetica nei comuni toscani.

Partendo dall’assunto che l’utilizzo del calore del sottosuolo per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici è possibile anche nelle aree che non presentano giacimenti geotermici, come spiegherà il direttore di CoSviG, Sergio Chiacchella, nel suo intervento.

Sarà poi il consigliere Ivan Ferrucci a illustrare la politica della regione Toscana in merito alla geotermia.

Marco Frey, Direttore dell’Istituto di Management parlerà del ruolo che hanno avuto i piccoli comuni nella promozione della sostenibilità energetica presentando il caso del “Bando Audit” della Fondazione Cariplo.

Mentre tra i casi di buone pratiche in Europa, sarà illustrato da Francesco Rizzi della Scuola Superiore Sant’Anna, quello di Stoccolma.

Il punto di vista degli operatori del settore nella geotermia a bassa entalpia sarà, infine, affidato all’intervento di Patrizio Pastacaldi.