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GEOENVI: News in pillole

Pubblicato il quarto numero della newsletter del progetto europeo GEOENVI. Tra le tematiche: armonizzazione del ciclo di vita, biomonitoraggio delle aree geotermiche, geotermia profonda.

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Pubblicato il quarto numero della newsletter del progetto europeo GEOENVI. Tra le tematiche: armonizzazione del ciclo di vita, biomonitoraggio delle aree geotermiche, geotermia profonda.


GEOENVI è un progetto di respiro europeo – iniziato nel novembre 2018 e che si chiuderà alla fine dell’aprile 2021 – nato per rispondere alle preoccupazioni ambientali legate all’impiego della geotermia profonda offrendo agli stakeholder – in primis operatori economici, decisori pubblici e strutture autorizzative – nuove e più rigorose metodologie per l’analisi dell’intero ciclo di vita (LCA) degli impianti geotermici.

L’approccio LCA (Life Cycle Assessment ) alla tematica è stato riconosciuto dalla Commissione Europea come lo strumento migliore per valutare la performance ambientale di un impianto lungo tutto il suo ciclo di vita.

Si tratta di un’azione che si sviluppa in un percorso lungo tre differenti direttrici: linee guida LCA specifiche per il settore della geotermia profonda, che GEOENVI sta applicando a sei casi studio in tutta Europa (Bagnore, Rittershoffen, Hellisheidi, Balmatt, Tura, Dora II); modelli semplificati LCA per stimare gli impatti ambientali di quattro diverse categorie di impianti geotermici (Bagnore, Rittershoffen, Hellisheidi e Balmatt); un protocollo che consenta di generare modelli semplificati per un più vasto insieme di impianti geotermici, oltre ai quattro già esaminati.

QUI una brochure che illustra i punti chiave del progetto.

Per informare gli interessati sui progressi del progetto è attiva una newsletter (in inglese), arrivata al quarto numero.

In questo numero:

  • VIDEO. L’LCA di GEOENVI in un minuto (video): la chiave dei progetti ad energia pulita è nel conoscere il processo prima del suo inizio. Ecco il motivo per cui GEOENVI ha sviluppato una nuova metodologia LCA per l’energia geotermica illustrata in un video promozionale.
  • IL PROGETTO GEOENVI. Sono stati pubblicati ulteriori documenti di approfondimento sul progetto, tra cui: materiali di apprendimento e, più in generale, materiale illustrativo e una brochure generale.
  • GLI IMPATTI AMBIENTALI DELLE INSTALLAZIONI GEOTERMICHE. È stato elaborato un protocollo generale per generare modelli semplificati per le installazioni geotermiche. Scopo finale è quello di stimare gli impatti ambientali di una selezione di categorie di impianti lungo il loro ciclo di vita. È presente anche un video tutorial sull’argomento e anche la trascrizione dello stesso.
  • GEOTERMIA E ARMONIZZAZIONE DELL’LCA. Redatta una bozza di raccomandazioni rivolta ai decision makers per l’armonizzazione delle regolamentazioni ambientali in EU. Lo scopo è quello di individuare la migliore strategia per armonizzare la normativa esistente e, al contempo, incoraggiare le autorità locali e nazionali a facilitare i cambiamenti in questa direzione. È possibile anche consultare le linee guida per l’armonizzazione degli impianti geotermici sviluppate sulla base degli workshop nazionali e dei dati raccolti e delle esperienze dei sei casi studio esaminati.
  • GEOENVI E DEEP GEOTHERMAL. Sono stati pubblicati in una brochure i primi risultati preliminari sull’analisi delle condotte e della normativa nel campo dello sviluppo nel campo della geotermia profonda (Deep Geothermal Energy). Contestualmente, è stato pubblicato un report in cui sono illustrati alcuni casi studio di progetti in cui i partners GEOENVI hanno applicato le linee guida LCA sviluppate al fine ultimo di migliorare l’approccio metodologicoe le stesse linee guida.
  • BIOMONITORAGGIO NELLE AREE GEOTERMICHE. Il biomonitoraggio è una attività estremamente importante, che consente di tracciare i cambiamenti ambientali in un’area, e consente di valutare l’impatto della produzione geotermoelettrica. Non è tuttavia utilizzato su larga scala, ma principalmente riferito ai campi geotermici presenti in Toscana. Lo studio tratta degli impatti sulla vegetazione e permette di valutare l’influenza di alcuni contaminanti (in particolare mercurio e H2S) divenendo un prezioso indicatore degli impatti sull’ecosistema. Un uso di questo strumento, oltre ad essere fortemente incoraggiato, può servire a identificare il background ambientale prima di avviare l’esplorazione geotermica e per documentarne i cambiamenti successivi.

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